Il Coordinamento è espressione femminile del mondo aclista. Promuove forme di partecipazione alla vita associativa combattendo discriminazioni, stereotipi e iniquità di genere...

Quando le donne si sono impegnate nelle battaglie, le vittorie sono state vittorie per tutta la società. La politica che vede le donne in prima linea è politica d’inclusione, di rispetto delle diversità, di pace.
Tina Anselmi

Eccoci con il Coordinamento Donne ACLI... coordinamento che è l’espressione associativa di un mondo entusiasta, continuamente in movimento e propositivo composto dalle più vivaci espressioni femminili dello spirito aclista a livello nazionale.

Nel nostro Coordinamento intendiamo includere, valorizzare e sviluppare il contributo che ciascuna singola socia voglia esprimere e rendere comune alle donne e non solo a quelle delle ACLI.

Ci presentiamo: il Coordinamento nazionale è costituito dalle socie che in vari modi ne fanno parte e poi c’è il Direttivo composto da sei consigliere ed una responsabile che periodicamente si riunisce al fine di sviluppare le attività concordate, promuovere le forme di partecipazione democratica alla vita associativa in ogni processo e soprattutto approntare azioni politiche volte all’equità di genere.

Se si rivolge lo sguardo all’interno dell’associazione salta subito all’occhio la ridotta percentuale di donne nei ruoli apicali delle cariche di governo sia associative sia nei servizi, nonostante una media di soci pari fra maschi e femmine. Da qui il lavoro di analisi e progetti di formazione coniugati ad azioni politiche che possano determinare cambiamenti positivi.

Dall’altro lato, se guardiamo al mondo politico e al mondo sociale italiano non possiamo purtroppo che prendere atto di una costante e perdurante discriminazione. Per questo siamo partite da un approfondimento, all’interno dell’ambito lavoro, sul tema smart working, arrivando ad una vera e propria ricerca sulla disparità salariale (i famosi questionari online) che presenteremo a Roma il 19 ottobre p.v.

Tutto ciò, però, sempre nel segno della solidarietà e dell’attenzione verso le donne e le famiglie con minore o nessuna tutela: in Afghanistan, in Ucraina, nelle guerre, nella violenza quotidiana, sul lavoro, in famiglia, nella scuola. Sono solo alcuni temi curati non solo dal Coordinamento nazionale, ma specialmente da quelli territoriali, regionali e provinciali, che agiscono e incidono profondamente con il loro lavoro.

Allora, così come la conquista dei diritti politici delle donne ha costituito una vera e propria rivoluzione nello spazio pubblico e privato e ha di fatto permesso che cessasse il monopolio maschile nelle sfere della vita quotidiana, analogamente l’esercizio della democrazia interna impone la trasformazione di ogni ambito perché l’esistenza di spazi sottratti al principio di equità e quindi caratterizzati da una subordinazione femminile, diventa non solo anacronistico ma soprattutto quanto di più distante dai valori della nostra Associazione.

E’ dunque anche per queste ragioni che il Coordinamento non solo sostiene da sempre, in piena coerenza con la nostra Costituzione, che l’uguaglianza “senza distinzione di sesso” è  uno dei principi fondamentali che deve vigere in ogni circostanza, ma si impegna a garantire che il principio delle pari opportunità uomo-donna non resti una semplice dichiarazione di intenti ma rappresenti una testimonianza reale e concreta dell’emancipazione e del positivo contributo che la parte femminile della nostra Associazione sarà in grado di costituire  a vantaggio di tutte noi sia nell’ambito interno che verso la società civile.

Il Coordinamento donne si presenta https://pop.acli.it/images/CD_lug2022.jpg Redazione POP.ACLI