Si è tenuta a Roma lo scorso 8-9 luglio, nei suggestivi saloni del Campidoglio e di Palazzo Wedekind, la quarta edizione della Scuola estiva “Giorgio La Pira”, voluta caparbiamente dalla Presidenza nazionale delle Acli e costruita in sinergia con la nuova governance della Fondazione Grandi.

La Scuola ha inteso realizzare uno spazio pubblico di incontri e dibattito intorno ad alcune “categorie concettuali” individuate come nucleo fondativo per la costruzione di un Tempo nuovo, nel quale le Comunità locali si erigano sussidiariamente a protagoniste: dignità, ascolto e coraggio dell’immaginazione.

Lungo tale direttrice comune, i temi delle sessioni di lavoro sono stati ispirati tra gli altri dal discorso in Parlamento del Presidente Mattarella nel giorno del giuramento, in particolare laddove parla della dignità; dal discorso di Papa Francesco ai Sindaci, su ascolto e coraggio dell’immaginazione; dalla visione della Politica come incontro, riflessione e azione, con la correlata esigenza di costruire una bussola per i cristiani in politica; infine dall’orizzonte generativo del PNRR per la riaccensione del motore dello sviluppo italiano (ed europeo) insieme al riconoscimento del ruolo delle Comunità.

Dall’Agorà della Scuola estiva, una prima, fondamentale indicazione su quale debba essere ancora l’orizzonte di senso è stata offerta da Monsignor Libanori, vescovo ausiliare di Roma, autorevolmente intervenuto proprio per introdurre la sessione dedicata alla necessità di costruire la bussola per i cristiani in politica. Mons. Libanori ha evidenziato in particolare come, quando è proprio il presente ad incutere paura, divenga sempre più importante che i cristiani sappiano (e siano formati a) prestare ascolto con attenzione, nel prudente discernimento delle sfide del tempo della Storia in cui sono chiamati a vivere e a prestare la propria testimonianza.

Le parole del Presidente nazionale, Emiliano Manfredonia, che ha presentato la proposta politica delle Acli attraverso un focus sul reddito di cittadinanza, hanno rappresentato una accorata testimonianza di coerenza alle fedeltà statutarie delle Acli, particolarmente a quella ai poveri. Manfredonia ha evidenziato che quella misura ha costituito l’ultima proposta politica di carattere strutturale contro la povertà e che non a caso la nostra Associazione ha sostenuto che la restituzione della dignità ai poveri non possa essere perseguita con provvedimenti una tantum frutto di analisi emergenziali ma debba per l’appunto avere pretese e caratteri strutturali.

In piena continuità con le fedeltà delle Acli le parole del Presidente della Fondazione Grandi, Santino Scirè, che hanno offerto una lettura assai originale del PNRR, come strumento di un’Europa generativa finalizzato ad accendere il motore dello sviluppo italiano ripartendo dalle comunità. In questa prospettiva, l’emergenza deve essere considerata un’occasione per fare riemergere l’essenziale e ritornare a promuovere i valori comuni degli Stati che costituiscono l’Europa: la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni, il ben-essere dei suoi popoli e poi ancora la promozione della coesione economica, sociale e territoriale e la solidarietà tra gli Stati membri.

La lettura ha poi evidenziato una particolare volontà dell’Unione, che ha preso forma attraverso il Regolamento 241 del 2021 (dispositivo per la ripresa e la resilienza dell’Unione europea): prendere per così dire a cuore e migliorare anche le condizioni della democrazia e l’identità dei Paesi europei e al contempo dell’Unione intera. E per tale via, far ri-emergere, partendo appunto dalle Comunità, l’intera catena della sussidiarietà e il fondamento della Unione europea nella rinnovata consapevolezza che nessuno (individuo, Comunità, Stato membro) possa farcela senza l’aiuto reciproco. Ѐ questo il senso originario della sussidiarietà. L’ausilio è carattere essenziale e fondativo di ogni comunità, dal momento che in essa ognuno è vicino all’altro (prossimo, sociologicamente, oltre che cristianamente) e per questa ragione è in condizione di percepirne il bisogno, le progettualità, le intraprese… e lo aiuta mentre ne è aiutato, e viceversa…

Avere a cuore e prendersi cura. Ѐ questo probabilmente il manifesto fondamentale che la quarta edizione della Scuola estiva Giorgio La Pira ha inteso consegnare a ciascuna delle qualificate persone che vi hanno preso parte: anzitutto ai tanti Amministratori aclisti attualmente a servizio delle Comunità territoriali e poi anche ai tanti giovani aclisti già impegnati o comunque attratti dalla vocazione alla Politica.

Emerge così rafforzata la volontà delle Acli e della Fondazione A. Grandi di essere generativi, semi di futuro: volontà di associazione e di singoli cristiani, uomini, cittadini, di fare la propria parte, essere nel mondo e, secondo quanto richiede il tempo che viviamo, avere cura di porre al centro della propria attenzione le tante opportunità del PNRR e poi anche controllarne - come sentinelle e come comunità monitoranti in rete - la realizzazione puntuale e trasparente degli obiettivi conseguenti, prefigurati a servizio della modernizzazione del Paese, siccome e in quanto questa è specificamente funzionale al ben-essere individuale e comunitario.

Ѐ questo in definitiva l’orizzonte di senso in cui infine si radica l’istituzione della Scuola di profezia politica Giovanni Bianchi, organizzata dalla Fondazione Grandi e dai Giovani delle Acli, che non a caso elegge a prima forma dell’umano pensare il pensiero politico e che si è scelto significativamente di intitolare ad un altro uomo capace di identificare simbolicamente le Acli nelle virtù cristiane della testimonianza e della profezia, lungo le irte vie della Pace e della Speranza.

Comunità locali protagoniste di un tempo nuovo https://pop.acli.it/images/SUMMER_SCHOOL.jpg Redazione POP.ACLI