Non mi interessa! Lo diciamo di solito, quando non capiamo bene ciò che accade o quando il nostro cuore non sente un palpito di passione verso una situazione o una persona. Dire non mi interessa equivale ad esprimere una indifferenza, alcune volte un fastidio; altre volte è manifestazione di assuefazione. In ogni caso è un modo per rivolgere il nostro sguardo altrove.
Lo sguardo è il nostro modo principe di avvicinarci alla vita. Sin da quando veniamo al mondo è l’incrocio degli occhi a farci percepire gli altri e la nostra stessa esistenza e ad avviare, in questo modo, una relazione con il mondo. Lo vediamo tra madre e figlio/a subito dopo la nascita. Ma lo sperimentiamo ogni giorno della nostra vita. Volete fare una prova? Quante volte ci capita, mentre camminiamo frettolosamente, di incrociare il passo di qualcuno e involontariamente di dirigerci entrambi dalla stessa parte, finendo in tal modo per intralciarci a vicenda? Provate ad abbassare gli occhi e questo piccolo incidente non accadrà! È il potere dello sguardo a causarlo perché siamo portati sempre a ricercarlo negli altri.
Guardare, guardarsi è una azione fondamentale per ogni persona; è attraverso lo sguardo che ci educhiamo, impariamo, formiamo conoscenze, idee e saperi. Guardarsi attorno, osservare e comprendere sono doni bellissimi che abbiamo ricevuto...

Eraclito scriveva che gli occhi sono testimoni più fedeli delle orecchie: vale a dire che ciò che vediamo è molto più importante di quello che sentiamo con l’udito. È attraverso lo sguardo che alimentiamo la curiosità e la nostra voglia di imparare per comprendere meglio il mondo, la vita, gli altri e noi stessi.

Sono 55 anni che Don Milani ci ha lasciato. Eppure, il suo messaggio è ancora qui, intatto nella sua prospettiva profetica. I care! Il suo: Mi interessa! è ancora oggi un monito, un invito, un auspicio. In un mondo segnato dall’indifferenza, dove lo sguardo sembra assuefatto di fronte alle immagini illimitate che abitano la nostra quotidianità e che assopiscono la nostra coscienza dire: Mi interessa! è fare opera di conversione, che significa letteralmente dirigersi da un’altra parte, cambiare rotta.

Ritornare ad amare lo sguardo come strumento per entrare in contatto con la realtà, per accoglierla e cercare di migliorarla, cambiandola con amore, vicinanza, solidarietà è stato lo strumento che don Milano ha applicato con i suoi ragazzi di Barbiana per farli uscire dall’oppressione e dalla povertà. Ma questo strumento è ancora oggi valido per tutti noi: giovani e meno giovani. Perché siamo tutti poveri: immiseriti dalle paure del nostro tempo, dalle bufere della vita, dalle preoccupazioni quotidiane, dagli scenari inquietanti della pandemia e della guerra.

Eppure, è in questo tempo che ci è dato da vivere. Ed è in questo tempo che dobbiamo riappropriarci del desiderio e della passione della conoscenza, che è passione per la vita. Educhiamoci quindi ad uno sguardo nuovo che ci permetta di entrare nella realtà come persone consapevoli: ricche di coscienza e di desiderio. È questo il nostro compito. Perché Mi interessa! diventi la bussola che guida i nostri passi.

Mi interessa! https://pop.acli.it/images/EDITORIALE_MASTROCIANI.jpg Redazione POP.ACLI