La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria"...

L’Italia ha istituito il 17 luglio 2000 la giornata del 27 gennaio per ricordare le vittime della Shoah, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nei campi di concentramento della Germania nazista.

Shoah è un termine ebraico che significa: tempesta, catastrofe, rovina. Viene preferito ad Olocausto che indica un sacrificio rituale gradito a Dio.

Il primo novembre 2005 anche l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto la data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe russe dell’Armata Rossa impegnata dell’offensiva Vistola-Oder per fare memoria della persecuzione nazista contro gli ebrei.

In Italia erano state proposte altre due date: il 16 ottobre in memoria del rastrellamento nel 1943 degli ebrei del ghetto di Roma; il 5 maggio giorno della liberazione del campo di concentramento di Mauthausen.

Il primo articolo della legge italiana istitutivo del Giorno della Memoria indica la finalità della commemorazione: «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

In questo giorno si organizzano incontri di varia natura per aiutare tutti a fare memoria viva di quei tragici eventi, consapevoli sia delle complicità di molti italiani che hanno contribuito alla oppressione degli ebrei che dei molti italiani che hanno nascosto, protetto e salvato ebrei dalla deportazione e dalla morte.

Al museo dello Yad Vashem (Ente nazionale per la memoria della Shoah) a Gerusalemme si commemorano i Giusti delle nazioni, uomini e donne non ebree che hanno aiutato ebrei durante la Shoah, ottemperando così alla Mishna: «Chiunque salva una vita, salva l’intero universo» (Sanhédrin 4,5)

Al 1° gennaio 2021 i giusti tra le nazioni onorati dallo Yad Vashem erano 27.921, dei quali 744 italiani. L'Italia è l'ottava nazione per maggior numero di "Giusti" certificati dalla commissione preposta dallo Yad Vashem.

A Milano, al Monte Stella di san Siro, collinetta di 50 metri costruita soprattutto con le macerie dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, nel 2003 l’allora sindaca Letizia Moratti ha inaugurato, con l’Unione delle comunità ebraiche italiane e “Gariwo la foresta dei Giusti”, il Giardino dei Giusti di tutto il mondo. Qui sono ricordate quelle persone che con le loro azioni si sono opposte a qualsiasi genocidio.

A Roma, nel parco di Villa Pamphili, l’associazione “Gariwo la foresta dei Giusti” nel 2018 ha inaugurato Il Giardino dei giusti che ricorda, fra gli altri, i ragazzi della Rosa Bianca e Etty Hillesum.

Le Acli partecipano da anni a queste iniziative e quest’anno vogliono onorare la memoria della Shoah con un percorso che si concluderà ad Auschwitz a maggio.

A perenne memoria della Shoah https://pop.acli.it/images/campo_di_concentramento.jpg Redazione POP.ACLI