L’invecchiamento della popolazione italiana costituisce un tema particolarmente importante, dalle ricadute economiche, sociali, culturali e financo sanitarie.

Tale fenomeno, che già da qualche decennio sta interessando il nostro Paese, senza che però siano stati fatti significativi passi avanti per contenerlo e gestirlo, si accompagna a delle drammatiche diseguaglianze che interessano il mondo degli anziani, i quali spesso faticano ad accedere a determinati servizi e opportunità, finendo per essere emarginati e ridotti in solitudine. Oggi più che mai si rende necessaria una riflessione seria e diversa sul significato dell’anzianità, che sia in grado di limitare le problematiche ricadenti su questa fascia della popolazione.

Contrariamente ad una visione che etichetta l’anziano come un soggetto non più abile all’arricchimento della società, la Federazione Anziani e Pensionati privilegia un’idea tesa a valorizzare la figura degli over 60 quali portatori di valori e di risorse di cui l’intera comunità può e deve beneficiare. L’impegno è propriamente volto a tutelare e promuovere i diritti degli anziani e dei pensionati, nei differenti ruoli che essi rivestono all’interno della società.

Solo sviluppando una nuova coscienza negli anziani, – capace di infondere consapevolezza circa l’importanza di corretti stili alimentari, l’imprescindibilità dell’attività fisica regolare e la centralità di relazioni interpersonali sane e diversificate – si potrà vivere con più serenità e maggior fiducia la fase della terza e quarta età, senza che le stesse vengano considerate penalizzanti. Attraverso l’ottimizzazione delle opportunità di salute ed una maggior partecipazione sociale è possibile garantire una migliore qualità della vita, favorendo persino il rapporto intergenerazionale dove l’anziano e il giovane diventano due soggetti che si ascoltano e che trovano dei punti di contatto nel parlarsi e nel cooperare insieme. Favorire quindi le occasioni di volontariato, assicurare un’educazione permanente, rendere possibile l’assistenza ai familiari con disabilità, ma anche il coltivare delle passioni diventano, a tutti gli effetti, delle strategie per superare quelle distanze, a torto ritenute insormontabili, che troppo spesso relegano gli anziani ai margini della società. In questo senso devono essere lette le numerose attività della Fap sui territori in favore di anziani e pensionati. Si pensi ai numerosi corsi di informatica per garantire una alfabetizzazione digitale di base, oggi sempre più necessaria per accedere, ad esempio, ai molti servizi offerti dalla Sanità e dalla Pubblica Amministrazione; alle tante iniziative aggregative per agevolare l’incontro, la socialità, ma anche il confronto; ai molteplici progetti di solidarietà per sostenere i più bisognosi e i più fragili.

In tutte queste attività la Fap ambisce a coinvolgere i propri soci per renderli soggetti attivi all’interno di processi, talvolta anche complessi, nei quali gli anziani possano dimostrare tutta la loro valenza e la portata del loro vissuto. Naturalmente non vanno dimenticate anche alcune battaglie di più ampia portata: si consideri quelle per un fisco e una previdenza migliori, per favorire maggiori forme di solidarietà, per ridistribuire più equamente le ricchezze, per adeguare le pensioni al costo della vita: risulta infatti necessario preservare il potere d’acquisto dei pensionati – già duramente colpiti in passato –, anche e soprattutto in considerazione del fatto che gli stessi rappresentano, in tante situazioni, uno dei sostegni economici più importanti per numerose famiglie giovani.

Ancora, un altro aspetto fondamentale è la legge per la non autosufficienza. Già oggi quasi 3 milioni di persone, in larga parte anziane, hanno bisogno di aiuto per le esigenze della vita quotidiana. Tantissime famiglie si trovano ad affrontare quotidianamente le sofferenze e il rischio di impoverimento che la non autosufficienza porta con sé. La risposta finora data dalle Istituzioni è stata inadeguata, disorganizzata e frammentata, nella spesa, nelle risorse, negli interventi, nei servizi e nelle responsabilità tra Stato, Regioni, e Comuni. Poi c’è tutto il discorso riguardante la Sanità: urge una più efficacie definizione dei livelli essenziali di assistenza, supportati da un congruo finanziamento delle prestazioni sanitarie, da una medicina territoriale sempre più diffusa in tutte le sue forme e strutture, come ad esempio gli ospedali di comunità, e da una fitta rete di servizi socio-assistenziali.

In un paese come l’Italia, battersi per ridurre quelle diseguaglianze che, se non governate, possono indebolire ulteriormente alcuni segmenti fragili della popolazione, diventa quindi una questione inderogabile che la Fap non intende trascurare e alla quale dedicherà le proprie migliori energie nei prossimi anni.

 

Contro le disuguaglianze: l'impegno della FAP per un'idea propositiva degli anziani https://pop.acli.it/images/FAP_congresso_lug2022.jpg Redazione POP.ACLI