Nel percorso da Punta Raisi a Palermo, all'altezza dello svincolo di Capaci, una bomba posta sotto il manto stradale le due auto blindate su cui viaggiano il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta: Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani...

«Nel pomeriggio del 23 maggio 1992, alle ore 17.56, l'Italia, fino a pochi minuti prima concentrata sulle elezioni del nuovo Presidente della Repubblica, si trovò improvvisamente proiettata all'interno di una scena di guerra...
Dopo la strage di Capaci, Cosa nostra è stata percepita dall’intero Paese, e dalla comunità internazionale, come un fenomeno criminale di stampo eversivo capace di colpire al cuore lo Stato italiano, e non più come una componente strutturale della società siciliana...».
(Tratto da "La convergenza di interessi dietro la strage di Capaci", di Antonio Balsamo, VitaePensiero, 2022)

Giovanni Falcone. Relazione sul ruolo della magistratura nella lotta alla mafia (Università di Catania, 12 maggio 1990)
(Fonte: Archivio antimafia)

23 maggio 1992. Strage di Capaci https://pop.acli.it/images/Capaci_monumento.jpg Redazione POP.ACLI