La relazione finale del presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia all’incontro di studi che si è svolto a Cuneo dal 21 al 24 settembre 2023 sul tema: Nuove tecnologie e intelligenza artificiale. Esperienza del limite e desiderio d’infinito...
A conclusione di queste importanti e belle giornate acliste ho pensato a questo proverbio latino[1]americano, usato da don Arturo Paoli come titolo di un suo meraviglioso libro. Lo cito perché non dobbiamo mai pensare di essere arrivati, occorre essere sempre in ricerca, con il cuore, gli occhi e gli orecchi sempre aperti alla luce e alla voce dello Spirito che ci guida su cammini impensati.
Ringraziamenti
Anzitutto, desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo Incontro nazionale di Studi, a partire da Erica Mastrociani e i suoi collaboratori che lo hanno ideato e messo in piedi, lo staff tecnico e i collaboratori della Sede nazionale e tutti i relatori e, ovviamente, i meravigliosi aclisti cuneesi con in testa il bravo Elio Lingua, Mario e le Acli del Piemonte tutte, che ringrazio per la loro accoglienza veramente fraterna. Un ricordo per Beppe e oggi nell’anniversario, penso anche a Vittorio Villa e Lele Cantalupi.
Introduzione
Siamo giunti alla fine di tre giorni densi ed affascinanti, tre giorni in cui abbiamo ascoltato parole sagge, per immergerci in un futuro già carico nel presente della nostra vita, come è stato illustrato dai nostri relatori.
Lo diceva bene Erica nel suo intervento introduttivo: siamo immersi nel flusso del cambiamento, ed il cambiamento non è né facile né indolore, perché ci strappa dalle nostre abitudini, dalle nostre convinzioni, dal nostro modo di pensare tradizionale, lo riplasma e lo rimodella.
La civiltà industriale, che ha iniziato a muovere i suoi passi all’inizio del XIX secolo, è progressivamente cresciuta, e il metodo fordista-taylorista è diventato il paradigma della comprensione del mondo circostante per quasi tutto il XX secolo rimodellandone il modo di pensare (1) .