Dalla barbarica werra alla pace che Cristo ci ha donato col suo sacrificio...

Pace e guerra sono parole opposte. Guerra ad indicare un fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere tra gruppi organizzati. Pace, che deriva dal latino pax la cui radice indica il pattuire, ha come sua prima definizione: la situazione contraria allo stato di guerra.

Guerra deriva da werra: una delle circa 720 parole che, nella lingua italiana, deriva dal germanico. Significa discordia e si impone nella lingua comune con le invasioni delle popolazioni barbariche contro l’Impero Romano. Subentra e si contrappone alla parola bellum dei latini che stava ad indicare un loro modo di fare la guerra, pur sempre spietata, ordinata però dalla compostezza delle legioni. Werra, al contrario, ha a che fare con la zuffa, la mischia. Un modo di fare la guerra senza regole.

Guerra è parola che segna la storia dell’umanità, nelle diverse lingue e culture, con i suoi racconti ed i suoi miti. Partendo dalla guerra più antica della storia dell’Occidente, la guerra di Troia: un grande evento fondativo, fortemente impregnato di valori positivi, capace di segnare il discrimine tra la barbarie e l’incivilimento. Un male necessario, un principio generativo, idoneo a conferire una nuova forma e a suscitare processi di trasformazione. Una visione del fenomeno guerra che ha superato i secoli per giungere fino ai giorni nostri.

La venuta di Cristo sembra non aver scalfito questo pensiero dominante. Ma, se guardiamo e studiamo la storia dell’occidente giudaico-cristiano ci accorgiamo subito che la guerra la fa ancora da padrona.

I primi padri della Chiesa si espressero su questo tema fin da subito, facendosi portatori di un pensiero nuovo ad immagine del Cristo crocifisso morto e risorto, donatosi volontariamente al supplizio lasciandoci in dono la sua pace. Da allora, per i cristiani la pace dovrebbe essere, così come una realtà discesa direttamente da Dio che è il creatore stesso della pace. È dono di Dio all’umanità: è parte integrante dell’alleanza tra Dio e gli uomini e le donne di ogni tempo. Non è quindi un dono a senso unico ma si manifesta nella relazione tra Dio e il suo popolo: è esercizio di libertà e di coscienza che trova una sua piena esplicitazione nella Gaudium et spes, frutto del concilio e resa pubblica nel 1965, dove leggiamo: Ogni atto di guerra che indiscriminatamente mira alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e con fermezza e senza esitazione deve essere condannato.

 

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POP si fa in due anche con le parole: Guerra e Pace https://pop.acli.it/images/guerra_pace.jpg Redazione POP.ACLI