Da questo numero una nuova rubrica che ci accompagnerà nei festeggiamenti di questo importante anniversario...

Carissime e carissimi,
siamo prossimi al nostro ottantesimo compleanno. Siamo nati, come associazione nazionale nel 1944; ma molte sedi provinciali prendono vita nel 1945. Per questa ragione le celebrazioni si snoderanno su due anni coinvolgendo, in tal modo, tutta la nostra rete associativa con tutte le sue specificità e molteplicità, per raccontare l’impegno delle Acli nella costruzione delle nostre comunità.
Da questo numero di POP apriamo una nuova rubrica che ci accompagnerà dentro le numerose iniziative che si svolgeranno per festeggiare assieme questo importante anniversario.
Nel farlo abbiamo pensato di utilizzare quattro quadri tematici per aiutarci a “mettere un po’ in ordine” la ricchissima storia dell’azione sociale aclista.

COSTITUZIONE
Erano 30 gli aclisti presenti alla stesura della Costituzione della Repubblica. Da allora quella Costituzione è stata il faro della nostra azione sociale. Un programma da realizzare che ci ha visti partecipare da protagonisti non solo nei vari referendum costituzionali, ma soprattutto negli innumerevoli impegni per realizzare e consolidare i diritti dei cittadini enunciati nella Costituzione. La Repubblica, che siamo tutti noi, è chiamata a rimuovere gli ostacoli alla loro effettiva fruibilità: lavoro, sanità, istruzione, riforma agraria, casa, …

MOVIMENTO POPOLARE
«Essere popolare significa stare in mezzo agli altri, frequentare gli stessi ambienti, sintonizzarsi con i linguaggi e le modalità espressive, utilizzare gli stessi mezzi di comunicazione. È il radicamento diffuso che rende prossimi e che insegna anche a interpretare e dare voce alle necessità. Essere popolari significa anche essere credibili, perché ci si mostra autentici e concreti, perché si sa raccontare una storia composta da idee, da realtà quotidiana e da tante biografie uniche e normali».
Con questo spirito e queste convinzioni riprendiamo il senso di tante azioni che hanno coinvolto gli aclisti come popolo. Alla base di tutto i nostri circoli, ma anche i servizi, le associazioni specifiche, il 1° maggio 1955, le marce per la pace da Comiso in poi, indagare come si è evoluto l’essere formazione popolare, anche oggi al tempo dei social…

SANTI MINORI
«… I molti “santi minori” che hanno caratterizzato la nostra esperienza ... vanno riscoperti, riletti, riascoltati.  Essi hanno lasciato tracce, talvolta evidenti; con essi, è possibile il “dialogo e la comunicazione celeste”» (Ipotesi sulle Acli, Cens, Cernusco sul Naviglio 1992, 225-226; 234-235).
Così scriveva Giovanni Bianchi ragionando sul “popolo santo”, un popolo non chiuso in sé, ma capace di camminare e confrontarsi dialetticamente al suo interno; aperto agli altri, spalancato ai lontani come si conviene a una associazione di frontiera.
Questo quadro sarà l’occasione per raccontare la vita delle donne e degli uomini che hanno fatto e ancora fanno le Acli nel quotidiano servizio per le comunità, le persone, i cittadini.

DIALOGHI SUL PIANEROTTOLO
Questa espressione, coniata da Livio Labor, in una intervista rilasciata nel 1995 ai Quaderni di Azione Sociale dal titolo “Fedeli alla propria identità”, indica la capacità delle Acli di dialogare con tutti e a qualunque livello.
Negli anni, lungo la storia, le Acli hanno promosso e realizzato numerose occasioni di incontro, dialogo, confronto sia in ambito ecclesiale, che politico, sociale e sindacale.
Dialogare, ascoltare, stare, partecipare ed aprirsi sono azioni che hanno da sempre caratterizzato il nostro stare nel mondo, ieri ed oggi. Lo abbiamo realizzato attraverso le nostre campagne, la costruzione di reti, il rapporto con le istituzioni e amministrazioni, negli incontri di spiritualità a livello nazionale ed internazionale. Numerosi sono stati gli esempi di uomini e donne aclisti/e che hanno incarnato queste caratteristiche.

80 anni e più… https://pop.acli.it/images/acli-logo_80_-_vert.png Redazione POP.ACLI