I lavoratori della sede nazionale hanno iniziato un percorso per favorire coesione associativa e crescita professionale

Il 30 novembre è stato avviato un progetto formativo che coinvolgerà i lavoratori della sede nazionale delle ACLI per i prossimi sei mesi. Il progetto, finanziato dal Fondo nuove competenze, cofinanziato dal Fondo sociale europeo e gestito dall’ANPAL, prevede la realizzazione di circa 10.700 ore di formazione divise in 8 corsi per 60 partecipanti.

Nel progettare il percorso abbiamo tenuto conto dei grandi cambiamenti che hanno interessato negli ultimi anni le organizzazioni del terzo settore. Non solo l’epidemia di Covid-19 ha influenzato fortemente il nostro modo di stare insieme e di essere presenti sul territorio, ma anche la riforma del terzo settore e l’introduzione dello smart working hanno portato grandi cambiamenti nell’organizzazione e nel nostro modo di lavorare. Questi cambiamenti richiedono un rafforzamento delle competenze dei lavoratori, ma anche l’introduzione di nuove capacità in grado di mettere la sede nazionale in condizione di svolgere al meglio la propria funzione.

La giornata del 30 novembre si è svolta alla presenza della Presidenza nazionale e di tutto il personale, riunito per la prima volta, nel salone di Palazzo Achille Grandi, dopo mesi di distanziamento sociale imposto dalle misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19.

L’incontro, dal titolo “Corresponsabili nella formazione e nel cambiamento”, è stato guidato dall’accompagnatore spirituale padre Giacomo Costa con lo scopo di delineare la cornice organizzativa e di senso, all’interno della quale il percorso formativo si inserisce. La giornata è stata caratterizzata dal dialogo a due voci.

Il Presidente nazionale Emiliano Manfredonia e padre Costa, partendo dalle loro storie personali e professionali, hanno sottolineato l’importanza del coraggio nel prendere decisioni e di dare concretezza all’impegno anche attraverso progetti definiti in grado di dare identità e senso al lavoro.

All’intervento del Segretario generale Damiano Bettoni, che ha parlato della necessità di adattarsi al cambiamento imposto dai vincoli interni ed esterni alla nostra organizzazione, è seguito l’intervento dei lavoratori della sede nazionale che hanno presentato “Il patto che ci unisce” un manifesto nel quale si propone la ricostruzione del senso di unione e di appartenenza, tra lavoratrici e lavoratori, a partire da impegni concreti da assumere assieme.

Nelle prossime settimane il percorso formativo proseguirà con l’avvio degli 8 moduli previsti dal progetto.

Due moduli saranno comuni a tutti i partecipanti. Il primo sarà finalizzato a esplicitare e condividere le motivazioni etiche, politiche e organizzative della proposta formativa, ri-condividere la mission delle Acli e il nuovo modello organizzativo.

Il secondo avrà lo scopo di migliorare le capacità comunicative sia interne che esterne al fine di comunicare e raccontare in modo più efficace le Acli, la mission e le proposte.

Un terzo modulo sarà dedicato alla gestione e valorizzazione delle risorse umane con lo scopo di potenziare le competenze necessarie a coordinare e gestire in modo efficace risorse umane e gruppi di lavoro, a progettare e definire percorsi di carriera e interventi formativi e di aggiornamento, identificare gli obiettivi professionali e gli ambiti di competenze da sviluppare in coerenza con le strategie organizzative.

Il quarto e quinto modulo saranno dedicati rispettivamente alla progettazione di base e avanzata per accrescere le competenze sulla progettazione sociale – associata alla rendicontazione – e acquisire uno stile di progettazione sempre più coerente con i valori dell’Associazione.

Il sesto modulo avrà come oggetto la pianificazione e realizzazione di eventi e seminari, il settimo modulo si occuperà invece della gestione dei servizi di segreteria con lo scopo di aggiornare e potenziare, in una dimensione alta e trasversale, le competenze di front-office, assistenza, organizzazione e gestione dei servizi di segreteria.

L’ultimo modulo è dedicato alla gestione amministrativa per rafforzare competenze alte in tema di gestione finanziaria e amministrazione e sviluppare competenze di business intelligence.

Ogni modulo avrà un focus sugli applicativi informatici di riferimento e seguirà una metodologia mista fatta di incontri in presenza e a distanza, con la possibilità di realizzare brevi stage presso altre organizzazioni.

La realizzazione delle attività formative è stata affidata all’Enaip che oltre a fornire docenti e contenuti formativi garantirà ai partecipanti anche un servizio di orientamento per raccogliere attese e motivazioni, accompagnare nel percorso di formazione e validare le competenze acquisite e un servizio di tutoring per sostenere i processi di apprendimento e facilitare i processi di socializzazione.

Affinché le competenze che il percorso formativo permetterà di acquisire possano essere messe a disposizione dell’Associazione, è necessario coniugarle con gli obiettivi associativi e il modello organizzativo. Questo compito coinvolge direttamente la Presidenza nazionale che accompagnerà lo svolgimento del progetto partecipando direttamente all’organizzazione dei corsi e alla loro realizzazione.

La formazione che sta partendo coinvolgerà la sede nazionale a tutti i livelli in un percorso di crescita professionale e ri-declinazione del proprio ruolo a partire dalla condivisione dei valori e dalla riscoperta del senso di corresponsabilità tra dirigenza e lavoratori.

In formazione per ri-declinare i ruoli https://pop.acli.it/images/formazione_sede_nazionale.jpg Redazione POP.ACLI