Per Natale screening e controlli medici gratuiti a persone con disagio socio-economico

Anche in occasione del prossimo Natale, le Acli e la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) rinnovano l’iniziativa lanciata lo scorso anno per donare visite di prevenzione gratuite a persone in disagio socio-economico. Dunque, le prossime festività natalizie vedranno di nuovo impegnate le due organizzazioni fianco a fianco su tutto il territorio nazionale per offrire questa forma di solidarietà a chi ha più bisogno.

L’iniziativa si realizzerà con le modalità già sperimentate nella precedente edizione, che ha raccolto un largo e diffuso consenso. Lo scorso anno hanno aderito all’iniziativa più di venticinque province, dando vita ad una sperimentazione di successo, che si è protratta per varie settimane. Anche quest’anno, attraverso il supporto dei presidi predisposti dalla Lilt, sarà possibile regalare a persone con problemi sociali o economici, individuate dalle Acli territoriali, l’effettuazione gratuita di screening e controlli medici essenziali nell’ottica della salvaguardia della salute.

I destinatari degli interventi sono, tra gli altri, persone anziane e sole, persone con disabilità e con particolari patologie, donne in gravidanza, nuclei monoparentali, genitori con figli minori, migranti, stranieri, cittadini senza dimora o privi di residenza. L’organizzazione pratica resta prerogativa dei livelli territoriali delle due organizzazioni, che possono modularla secondo le proprie caratteristiche e la propria creatività.

L’iniziativa prende le mosse dalla convinzione che salute e prevenzione sono priorità che non possono essere trascurate, nemmeno in tempo di crisi. Sfortunatamente, quest’ultima ha inciso molto sulla crescita della povertà sanitaria nel nostro Paese. A dirlo sono i numeri: nel 2021 le persone che si sono trovate davanti al dilemma tra acquistare cibo o un medicinale erano 597.560, ben 163.387 in più rispetto alle 434.173 del 2020. Si è registrato, quindi, un incremento del 37,63% delle persone indigenti sotto questo profilo.

La popolazione fragile è quella in maggiore difficoltà: l’acquisto dei medicinali rappresenta per le famiglie povere il 62% della spesa sanitaria, un valore molto più alto rispetto alle famiglie non povere (43%). L’incremento delle famiglie (e delle persone) che hanno cercato di limitare le spese sanitarie rinunciando alle cure si deve quasi interamente alle famiglie povere: le persone in difficoltà possono spendere solo 10,25 euro mensili pro-capite per le cure mediche, meno di un quinto della capacità di spesa sanitaria delle persone non indigenti (61 euro circa). Le persone agiate, inoltre, possono spendere in medicinali 25,94 euro, contro soli 6,37 euro mensili di chi versa in stato di indigenza.

Ma le difficoltà sono diffuse e non riguardano solo gli indigenti: molti sono i cittadini che hanno risparmiato sulle cure negli ultimi anni, limitando il numero delle visite mediche e degli accertamenti periodici o facendo ricorso a centri diagnostici e terapeutici più economici. Il fenomeno della povertà sanitaria, infatti, interessa non solo gli indigenti e le persone in povertà assoluta, ma anche i cosiddetti “nuovi vulnerabili”, emersi a seguito della crisi economica e sociale derivante dall’epidemia di Covid 19.

L’Istat stima che la fragilità in ambito sanitario interessa il 16,3% della popolazione italiana. L’impatto economico della pandemia ha sicuramente segnato le già fragili traiettorie sociali di tanti nuclei familiari, acuendo lo scivolamento in condizione di povertà o di emarginazione di un nucleo crescente di famiglie e soggetti, che finora avevano conservato la possibilità di partecipare dignitosamente alla vita economica e sociale, ampliando la forbice tra ricchi e poveri e costringendo a rivedere tante categorie della società italiana.

Per far fronte ai bisogni crescenti e rispondere alla domanda di solidarietà, l’Area welfare e la delega famiglia e stili di vita, promotrici dell’intesa con la Lilt, hanno voluto mettere al centro dell’attenzione il bene fondamentale della salute, integrando le proprie competenze e la propria azione di sostegno ai cittadini. A partire dalla prevenzione, perché l’adozione di corretti stili di vita garantisce il benessere personale e migliora le condizioni di vita di tutti, iniziando proprio dalle persone in condizione di vulnerabilità e dalle famiglie indigenti.

«Fin dai suoi esordi – ha dichiarato in merito Lidia Borzì, delegata di presidenza per la famiglia – abbiamo aderito con grande convinzione all’iniziativa, che ben si coniuga al ruolo delle Acli quali sentinella dei bisogni dei cittadini. Considerato il periodo di grande incertezza economica e l’emergere di nuove povertà, mettere in campo queste forme di solidarietà è ancora più importante».

Acli e Lilt: di nuovo insieme per la prevenzione https://pop.acli.it/images/acli-lilt20223.png Redazione POP.ACLI