La quaresima è un tempo da vivere con gioia in quanto occasione favorevole per riprendere, con coraggio e insieme agli altri, il cammino evangelico alla sequela di Gesù...

Don Domenico Santangelo ha così invitato i presenti alla celebrazione eucaristica del mercoledì delle ceneri in sede nazionale.

Dunque, la quaresima è tempo di conversione, di penitenza, ma non di abbattimento dello spirito. Un tempo di gioia sapendo che il Signore ci è accanto e cammina con noi e in mezzo a noi per sostenerci nelle nostre fragilità e mancanze, per incoraggiarci a crescere nell’amore vicendevole.

Un cammino di purificazione, di ripresa delle proprie abitudini di vita, di ripensamento di ciò che ci lascia l’amaro in bocca perché non ancora adeguato alla misericordia di Dio, un cammino da compiere nel segreto, ma non da soli.

Un cammino di popolo che si interroga sulle scelte della vita delle comunità ecclesiali, ma anche pubbliche, scelte di accoglienza e di cammino comune con l’umanità vicina e lontana, che si fa presente in mille modi e che continuamente inquieta il cuore di noi credenti, come ci insegna anche il Concilio Vaticano II: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore» (Gaudium et Spes 1).

Il percorso liturgico quaresimale inizia con la presentazione di Gesù in comunione con il Padre e guidato dallo Spirito santo, quindi capace di resistere alle tentazioni del diavolo che vuole separarci dal Padre della vita: l’autosufficienza, il confidare in se stessi e il dominio sugli altri.

La liturgia ci invita poi a guardare con attenzione a chi è Gesù nella trasfigurazione, e a comprendere il senso dei gesti salvifici di Gesù che si fa missionario con la samaritana, ridona la vista a un cieco dalla nascita e ridona la vita a Lazzaro. Gesù ristabilisce queste donne e uomini a una pienezza di vita di relazione, così come è la sua stessa vicenda storica.

Infine, entriamo nel mistero Pasquale: passione, morte e resurrezione, là dove possiamo farci accompagnare da Gesù nel suo cammino fedele al Padre della vita, testimoniando così che è possibile anche a noi avere fede in Dio che dice: «Forse che io ho piacere della morte del malvagio o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?» (cfr. Ez 18,23).

Se sentiamo le nostre mancanze e fragilità con dispiacere, questa è cosa buona in quanto viene dallo spirito buono, come insegna sant’Ignazio. Dio ci spinge ad avere il coraggio di abbandonare i comportamenti e i pensieri che non ci fanno crescere nell’amore suo e dei fratelli. Per questo non ci lascia soli ma ci raduna nella comunità credente, fedele popolo santo di Dio in cammino nella storia verso la vita piena con il Signore.

Papa Francesco inizia così la sua esortazione apostolica sulla santità: «”Rallegratevi ed esultate” (Mt 5,12), dice Gesù a coloro che sono perseguitati o umiliati per causa sua. Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente».

Si potrebbe riprendere anche la lezione di Dante: «fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» (Inferno XXVI, 119).

Tutti aspiriamo a una vita buona, ma dobbiamo percorrere un cammino di apprendimento di cosa significhi una vita buona, sia personale che comunitaria, nelle varie stagioni della vita e nelle varie epoche. In questa varietà individuale siamo però tutti invitati dal Signore, ma anche dalla comune umanità che ci lega gli uni gli altri, a prenderci cura della vita nostra e altrui contemporaneamente.

Un compito che richiede consapevolezza e coraggio, e che si può compiere solo con l’aiuto di chi ci sta vicino e ci sostiene con amorevole e reciproca compassione nella quotidianità, là ovunque siamo e con chiunque siamo.

Il cammino quaresimale https://pop.acli.it/images/quaresima_croce_viola.jpg Redazione POP.ACLI