Presentato a Pesaro “Il prisma della famiglia. Viaggio dentro e oltre l’Amoris Laetitia”, un percorso voluto e realizzato dall’Area Famiglia delle Acli...

Venerdì 9 giugno si è svolta a Pesaro, presso la Sala Rossa del palazzo comunale, l’anteprima della presentazione del volume Il prisma della famiglia. Viaggio dentro e oltre l’Amoris Laetitia, voluto e realizzato dall’Area famiglia delle Acli ed edito da Rubbettino. Il volume, che contiene una prefazione del Cardinal Zuppi e le conclusioni del presidente nazionale Manfredonia, è stato curato da Lidia Borzì, Maria Grazia Fasoli, Marco Livia e Federica Volpi. L’anteprima ha preceduto la presentazione ufficiale, che avrà luogo nel prossimo autunno.

Il titolo punta a far risaltare un aspetto fondamentale e cioè che la famiglia di oggi può essere a buon conto considerata un prisma: non solo perché ricca di sfaccettature, ma anche perché, se attraversata dalla luce, la filtra e la riflette in modo proprio e caratteristico. Il volume vuole mettere in evidenza l’unicità e l’irripetibilità di ogni famiglia umana e, al contempo, lo straordinario valore sociale, culturale e antropologico del soggetto familiare.

La pubblicazione nasce dalla rilettura di un ciclo di seminari che le Acli hanno organizzato in tutta Italia, per riflettere a partire dalle sollecitazioni e dalle suggestioni molto concrete derivanti dall’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” di Papa Francesco sull’amore nella famiglia. Un percorso seminariale iniziato a luglio 2021 e conclusosi ad ottobre 2022, che ha visto protagonisti i territori e che ha coinvolto, oltre alla Delega Famiglia, l’intero mondo delle Acli, le diocesi, le associazioni specifiche, le realtà del terzo settore e le istituzioni nazionali e locali, consentendo di guardare alla famiglia da molteplici prospettive e di avvalersi del contributo di diversi approcci disciplinari e operativi, al fine di restituire un’immagine viva ed aggiornata delle famiglie odierne.

L’anteprima del volume, moderata da Alessandro Guarasci, giornalista di Radio Vaticana, ha visto il contributo di molte voci autorevoli: ha aperto i lavori Lidia Borzì, Delegata nazionale Acli Famiglia e Stili di Vita, che ha illustrato il senso di un percorso collettivo, sottolineando come sia stato un viaggio a tutti gli effetti attraverso il Paese. L’itinerario sviluppato ha voluto tenere insieme tante sfaccettature e competenze diverse perché la famiglia è complessa e va guardata nella sua quotidianità problematica.

Il viaggio, ha sottolineato Borzì, è stato compiuto avendo come stelle polari l’esortazione “Amoris Laetitia” e la lettera “Patris Corde”, per rendere le famiglie davvero protagoniste. Queste ultime, ha aggiunto la delegata Acli per la Famiglia, sono un soggetto sociale specifico, che va oltre la somma dei suoi componenti, rispetto al quale vanno valutate tutte le politiche, perché possa essere parte della soluzione e non del problema.

Il volume racchiude i molteplici aspetti trattati e può esser letto con la chiave di quattro verbi: ascoltare (perché sono stati ascoltati territori e famiglie), interpretare (perché si è cercato di comprendere i bisogni), agire (perché sono state valorizzate le iniziative delle Acli con e per la famiglia) e sognare (perché si è immaginata una famiglia in grado di contribuire al bene comune). Il viaggio iniziato, ha concluso Borzì, continuerà.

Hanno portato il loro contributo al dibattito anche l’assessore alla solidarietà del Comune di Pesaro Luca Pandolfi, e Alberto Alesi, presidente delle Acli di Pesaro, i quali hanno sottolineato, ciascuno per il proprio ruolo, la necessità di dare risposte ai bisogni delle famiglie.

L’assessore Pandolfi ha rimarcato come nel ventaglio delle possibilità non ci siano solo gli aiuti economici ma anche l’istituzione di servizi, entrambi fronti sui quali il Comune è impegnato. Tuttavia, ha aggiunto Pandolfi, di fronte allo smarrimento attuale delle famiglie occorre che intervenga l’intera comunità educante a sostenerle. Alesi ha, invece, ha evidenziato l’impegno delle Acli locali nel cercare di trovare, attraverso una rete integrata di risposte, soluzioni per il disagio delle famiglie. Si tratta, ha riferito Alesi, di aiuti di piccole dimensioni ma concreti, a sostegno delle famiglie che sono ancora, malgrado le difficoltà, le cellule che sorreggono la società.

L’Arcivescovo di Pesaro, mons. Salvucci, ha poi preso la parola ricordando come la famiglia sia un antidoto alla pervasività della logica del mercato e della visione riduzionista dell’homo oeconomicus. La famiglia è basata sulla cura e sulla gratuità delle relazioni – ha ribadito l’Arcivescovo –, è un bene comune e il suo stile deve diventare modello per la società e non limitarsi a restare un fatto privato.

A seguire, Mariagrazia Fasoli, docente presso la Pontificia facoltà teologica “Marianum”, ha esordito definendo il volume come un libro del “noi”, non solo per la molteplicità di contributi, ma per il fatto che la famiglia stessa è un “noi” dove le singole individualità non sono fagocitate ma accolte e rispettate, e dove l’individuo diventa persona nella concretezza delle relazioni. Un libro – ha aggiunto Fasoli – che è anche espressione di un “noi” associativo, perché ha visto le Acli tutte coinvolte, e di un “noi” ecclesiale e sinodale, perché la famiglia è una casa aperta e accogliente, dove si impara a vivere con gli altri.

Fasoli ha poi sottolineato come sia rilevante il concetto di “letizia”, sentimento frutto dell’amore, che però è moneta scarsa nella nostra società. Infine, Fasoli ha aggiunto che l’intuizione di Papa Francesco secondo la quale la realtà è superiore all’idea si traduce per le famiglie in un elogio dell’imperfezione: le famiglie sono imperfette, ma in cammino, e su di esse va fatto un investimento non fuggendo dai problemi ma prendendoli in carico.

Ha concluso i lavori Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli, che ha posto l’accento sul valore delle sintesi che trovano spazio nei volumi promossi dalle Acli, frutto dei percorsi realizzati nei e con i territori. Si tratta di prodotti, ha sottolineato Manfredonia, pensati per dare strumenti ai territori, ma anche per sollevare domande e stimolare la politica. Il presidente nazionale ha, inoltre, sottolineato l’importanza della famiglia per le Acli, in quanto questa è quella comunità che si adopera affinché tutti possano farcela, anche l’ultimo della fila.

Per Manfredonia occorre accompagnare le famiglie con aiuti, ma anche con servizi, altrimenti si salverà solo chi è nella possibilità di pagarseli. Ma soprattutto – ha concluso il presidente Acli – serve essere preparati ad accogliere la vita: non si può, infatti, esaltare la vita e la dignità e poi non accogliere quella che arriva, come nel caso dei migranti, e che chiede di essere accolta.

Il prisma della famiglia https://pop.acli.it/images/Prisma_famiglia_copertina.jpg Redazione POP.ACLI