Gli anziani, sono una risorsa e un riferimento per la comunità...

Nel 2005 è stata istituita la Festa dei Nonni per volontà del Parlamento italiano, in occasione della ricorrenza dei Santi Angeli Custodi (2 ottobre). La scelta ovviamente non è stata casuale, giacché si è mirato a sottolineare proprio il ruolo di accompagnatori rivestito dai nonni e, più in generale, dagli anziani.

Tale festività, durante la quale viene celebrato l’insostituibile patrimonio valoriale che gli anziani sono in grado di trasmettere alle generazioni future, trova una sua più compiuta rappresentazione nella Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, annunciata da Papa Francesco al termine dell’Angelus del 31 gennaio 2021, la quale ricorre ogni quarta domenica di luglio, in prossimità della memoria liturgica dei Santi Gioacchino ed Anna, tradizionalmente considerati i “nonni” di Gesù.

Quest’anno, il 23 luglio 2023, si celebra dunque la sua terza edizione, divenuta oramai un appuntamento immancabile per costruire una società più umana e fraterna, riservando agli anziani quel senso di gratitudine ed affetto che da sempre la Fap Acli riconosce loro quali “riferimento della comunità e custodi della memoria”. Non è questa una definizione di poco conto. Al contrario, rappresenta un cambio di passo, l’affermazione di una nuova mentalità che vede nell’over 65 una risorsa, un valore e non già, come sovente accade, una persona passiva, vittima degli eventi e dell’inevitabile scorrere del tempo.

È attraverso tale consapevolezza che la Fap si approccia a questa giornata, da viversi con gioia e letizia, rimarcando il profondo legame che unisce i giovani e gli anziani. Quest’anno, infatti, la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani si richiama, idealmente, alla Giornata Mondiale della Gioventù (Lisbona, 1- 6 agosto 2023), proprio per riannodare i fili tra le diverse generazioni, chiamate a contaminarsi, ascoltarsi, parlarsi.

Non a caso, il tema del 2023 è “Di generazione in generazione la sua misericordia”: un vero e proprio monito a sollecitare un dialogo sempre vivo tra i giovani e i loro nonni, affinché questi non vengano lasciati soli e abbandonati, ma vivano invece una nuova stagione nella quale poter ancora esprimere quella maturità culturale, esperienziale e valoriale di cui sono portatori sani.

Come ha ricordato Papa Francesco, “L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino”.

Fedele a questo principio, la Fap sarà impegnata in prima linea per mobilitare i propri soci perché trascorrano questa giornata alla luce delle parole del Pontefice. Tutte le comunità, ogni territorio sarà coinvolto in una serie di iniziative che diano corpo e spessore al senso di questa festa, dove nessuno si possa sentire escluso, ma in cui ciascuno, invece, riesca a ritrovare il piacere dello stare insieme, del parlarsi, dell’insegnarsi vicendevolmente qualcosa.

A questo appuntamento, che riassume ciò che per la Federazione Anziani e Pensionati rappresenta il mondo degli anziani, ci si arriverà con il cuore colmo di misericordia e con la convinzione che talune barriere mentali debbano essere sradicate per alimentare una nuova visione della vita e delle diverse fasi dell’esistenza umana. Portando avanti un messaggio di speranza, per lanciare un segnale di ottimismo.

Con questo spirito, il 23 luglio, tutta la Fap sarà simbolicamente in piazza San Pietro, accanto a Papa Francesco, per riaffermare con forza e vigore la centralità degli anziani, per rivendicare il loro diritto alla vita e alla comprensione, per allontanare quei pericolosi atteggiamenti escludenti e nichilisti che si stanno diffondendo a macchia d’olio nella società contemporanea. Unita nella preghiera e nella festosità dell’amicizia, anche la Fap porterà il proprio contributo perché, una volta di più, venga ribadito che il tempo va abitato nella sua pienezza, mediante una crescita lenta e progressiva capace di rifuggire i piaceri edonistici del “tutto e subito”.

Nonni, custodi della memoria https://pop.acli.it/images/nonni.jpg Redazione POP.ACLI