Due giorni dedicati alla famiglia nel workshop dei Punti Famiglia delle Acli...

Giovedì 9 e venerdì 10 novembre si è svolto a Roma il nuovo laboratorio di condivisione e di sviluppo per i responsabili dei Punto Famiglia ACLI e i referenti delle attività locali per la famiglia, organizzato dalla Delega Famiglia e Stili di vita delle ACLI nazionali. Seconda tappa del ciclo di incontri di aggiornamento, il workshop si è svolto presso l’Oly Hotel in zona San Paolo Fuori le Mura, ma il programma ha previsto anche un trasferimento al Laterano, per effettuare la visita delle sale del Palazzo e assistere alla presentazione ufficiale del volume “Il prisma della famiglia”, curato dalla Delega stessa e frutto del percorso di approfondimento sull’Esortazione apostolica “Amoris Laetitia” realizzato in collaborazione con le realtà locali dell’associazione.

Alla presentazione, moderata da Chiara Pazzaglia, delegata nazionale ACLI per la comunicazione e giornalista, hanno partecipato Lidia Borzì, delegata nazionale ACLI per la Famiglia e gli Stili di vita, Maria Grazia Fasoli, docente della Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” e collaboratrice della Delega Famiglia, Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia, e il vicepresidente nazionale delle ACLI Stefano Tassinari. In apertura è stato proiettato un video del Cardinal Matteo Maria Zuppi, che ha firmato l’introduzione al volume e che, pur impegnato altrove, non ha voluto mancare di inviare un saluto e una breve riflessione ai partecipanti.

Non sono mancati momenti di socialità e legati alla spiritualità. Oltre alla visita guidata del Palazzo Laterano nel pomeriggio della prima giornata, che ha consentito un’immersione nelle bellezze romane, è stato infatti possibile, per chi lo desiderava, partecipare alla celebrazione della Santa Messa in occasione della solennità della dedicazione della Basilica lateranense, che ha segnato l’inizio delle celebrazioni per il 17° centenario della Cattedrale. La giornata si è poi conclusa con la cena presso un vicino ristorante, che ha offerto un menù basato sulla cucina tipica romana.

Nel merito, i due giorni di workshop hanno messo a tema le risposte che si possono dare ai bisogni delle famiglie, dei quali ci siamo messi in ascolto nel primo appuntamento. In questa occasione l’interesse era volto ad affrontare il tema del welfare familiare, sia valutando a che punto sia è il Family Act proposto dal governo precedente e le misure per sostenere le famiglie e i giovani dell’attuale governo, sia esaminando esperienze di amministrazioni pubbliche e/o aziende in questo campo. Con la collaborazione dell’Area welfare e di altri settori del sistema si è inteso ragionare su un welfare a misura di famiglia, anche per individuare esperienze che possano essere integrate nel ventaglio di attività dei Punto ACLI Famiglia o utili per sviluppare sinergie. «L’obiettivo di fondo – ha dichiarato Lidia Borzì, nel suo intervento introduttivo – è spostare l’attenzione da un welfare individuale e riparativo ad uno familiare e promozionale». Le due giornate hanno ruotato intorno a due concetti chiave, richiamati da tutti/e i/le relatori/trici: il primo riguarda il necessario cambio di paradigma con cui osservare le famiglie e implementare gli interventi ad esse dedicati. Il secondo ha puntato l’attenzione sull’importanza dei progetti di vita delle persone e sulla possibilità che essi hanno di essere realizzati.

Nella prima giornata sono state presentate alcune strategie ed iniziative per le famiglie messe a punto dalle istituzioni pubbliche e private: enti locali, aziende e associazioni, ciascuno per la sua parte, hanno avvertito la necessità di organizzarsi per sostenere la dimensione familiare con iniziative di vario tipo e livello, frutto di precise visioni di fondo. Gianfranco Costanzo, capo del dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha illustrato le misure dell’attuale governo a sostegno della famiglia, tra cui il rafforzamento dell’Assegno Unico, la promozione dei Centri per la Famiglia, il supporto alle lavoratrici madri e uno specifico progetto dedicato ai piccoli Comuni con popolazione di età compresa tra i 7 e i 14 anni.

Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum delle Associazioni familiari, ha ricordato le grandi trasformazioni che attraversano la famiglia attuale e come di fronte a tali mutamenti stiamo consumando le possibilità di dare risposte ai bisogni. Servono misure generose, universali e strutturali – ha affermato Bordignon –, altrimenti non impattano sulle scelte delle famiglie. Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la Coesione della Provincia Autonoma di Trento, ha incentrato il suo intervento sulla People Strategy, ovvero sulla visione di fondo che l’amministrazione locale trentina ha scelto di assumere e che si fonda sulla centralità della persona e dei suoi progetti di vita. Malfer ha illustrato come rispetto a tale priorità sono state (re)impostate tutte misure pubbliche sul territorio di Trento, mostrando come le politiche familiari possano essere considerate politiche economiche e di sviluppo, e che le famiglie concorrono allo sviluppo di un territorio, se questo è attrattivo per loro in termini di servizi.

Nella seconda giornata, l’attenzione si è concentrata sulle opportunità per la famiglia offerte dal sistema ACLI: ogni settore dell’associazione, infatti, sviluppa delle proposte e dei servizi che – anche quando rivolti al singolo – hanno, o possono avere, un impatto sull’intero nucleo familiare e/o coinvolgerlo direttamente. Patronato, Caf, Us ACLI e ACLI Colf hanno portato la propria esperienza rileggendola in questa logica, che mira ad integrare le risposte anche nelle ACLI, perché ogni punto di ingresso divenga una porta sociale per accedere a tutto il sistema associativo.

A seguire, sono state presentate alcune buone pratiche sviluppate nei territori per rispondere alle esigenze delle famiglie, specie quelle più fragili, e che “sfruttano” le nuove possibilità offerte dai processi di coprogettazione con gli enti pubblici. Si è partiti dall’esperienza realizzata a Roma con il progetto PIPPI per le famiglie vulnerabili, raccontata da Simona Onofri, sociologa e referente Area Progetti delle ACLI di Roma, e da Valentina Innocenzi, assistente sociale, responsabile dell’Ufficio L.285/1997 e Sistemi di accreditamento del Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale. Poi è stata illustrata da Maria Donato, componente della presidenza delle Acli di Cosenza, la recente nascita della sartoria sociale di Santa Domenica Talao, il cui scopo è sostenere le donne che hanno vissuto situazioni di violenza in ambito domestico. Infine, Roberto Boscaro, presidente delle ACLI Milano Nord, e Giada Bugini, collaboratrice e formatrice per la zona Nord di Milano, hanno esposto l’esperienza dei centri estivi per bambini e ragazzi, organizzati intorno ai temi della sostenibilità.

Il dialogo con i partecipanti in platea ha, inoltre, consentito l’individuazione di altri progetti in corso nei diversi territori. È emersa la ricchezza e la creatività delle iniziative acliste con e per la famiglia in tutto il territorio: con sensibilità verso i problemi locali, ogni realtà ha sviluppato un proprio modo di sostenere le famiglie o tenta di farlo, nella convinzione che i legami familiari siano preziosi anche in una dimensione più collettiva e sociale.

Da ultimo, ma non per ultimo, Lucia Claus, direttrice dell’Ufficio Family Audit della Provincia Autonoma di Trento, è intervenuta per esporre l’esperienza del Family Audit, un marchio ormai noto nato nella sua provincia, che certifica le realtà organizzative più sensibili ai bisogni delle famiglie e alle pari opportunità. Claus ha insistito, tra l’altro, sulla capacità adattiva del modello, che può trovare applicazione in contesti differenti e a diverso stadio di sviluppo. Angelica Marchesini, referente aziendale Wepa Italia per il Family Audit, in collegamento video, ha illustrato l’esperienza diretta del processo di certificazione Family Audit del proprio stabilimento, mostrando quanto anche il mondo dell’impresa possa fare in questo ambito.

Infine, Lidia Borzì ha concluso i lavori, invitando tutti e tutte al prossimo incontro, il terzo della serie, che si terrà all’inizio del 2024 e che sarà dedicato più da vicino al rapporto tra famiglia e stili di vita sostenibili.

 

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