Nel messaggio di Papa Francesco una istanza decisiva per il futuro dell’umanità...

Nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace 2024 papa Francesco coglie un’istanza decisiva per il futuro dell’umanità, connettendo strettamente Intelligenza Artificiale e pace. Nel testo del documento è presente un invito esplicito alla comunità internazionale perché si arrivi ad un «trattato vincolante che regoli lo sviluppo e l’uso della Intelligenza Artificiale nelle sue molteplici forme». L’urgenza di questo input è correlata al cambiamento d’epoca che stiamo attraversando e al quale più volte il pontefice fa riferimento: per la prima volta nella storia umana, infatti, l’uomo può distruggere sé stesso e l’intera vita del Pianeta, con la bomba nucleare, con la devastazione del creato ed oggi anche con le nuove tecnologie emergenti e convergenti, quali le nanotecnologie, le biotecnologie, le scienze cognitive e quelle digitali.

Lo sviluppo tecnologico infatti è tale da esigere l’adozione di principi etici, pedagogici e giuridici nella realizzazione delle intelligenze artificiali. Dobbiamo elaborare una sorta di “algoretica” da contrapporre all’“algocrazia”, la dittatura degli algoritmi. Gli automatismi funzionali di quella che chiamiamo Intelligenza Artificiale rimangono qualitativamente distanti dalle prerogative umane del sapere e dell’agire, ma possono diventare socialmente pericolosi: è infatti già reale il rischio che l’uomo venga per così dire tecnologizzato, invece che la tecnica umanizzata. Spesso e in modo superficiale, alle cosiddette macchine “intelligenti” vengono frettolosamente attribuite capacità che sono propriamente umane. Dobbiamo invece aiutarci a comprendere meglio che cosa significano, in questo contesto, l’intelligenza, la coscienza, l’emotività, l’intenzionalità affettiva e l’autonomia dell’agire morale.

Non basta la semplice educazione all’uso corretto delle nuove tecnologie: non sono infatti strumenti neutrali, perché plasmano il mondo e impegnano le coscienze sul piano dei valori. C’è dunque bisogno di un’azione educativa ampia ed efficace. Se fino a poco tempo fa l’Intelligenza Artificiale sembrava un argomento per tecnici, oggi riempie ormai le pagine dei quotidiani, ma soprattutto abbiamo la consapevolezza che giocherà un ruolo decisivo nel prossimo futuro del pianeta. Se non viene utilizzata in modo responsabile ed etico, può giungere sino alla distruzione dell’umano. Se invece viene progettata e applicata eticamente avrà un impatto molto positivo sulla vita umana, compresa la pace.

Alla base dello sviluppo tecnologico che può contribuire alla pace, deve esserci la dignità di ogni essere umano e lo spirito di fraternità che ci unisce tutti in quanto membri dell’unica famiglia umana. Parlando di sviluppo, Papa Francesco si sofferma, in particolar modo, sull implicazioni etiche che riguardano l’interconnessione tra le nuove tecnologie e il settore degli armamenti. Nel Messaggio il papa esprime la preghiera «che il rapido sviluppo di forme di Intelligenza Artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana».

Gli sviluppi in ambito tecnologico devono essere impiegati per agevolare la risoluzione non violenta dei conflitti, nell’ottica di perseguire un cammino comune diretto alla pace. Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale devono essere utilizzate per promuovere lo sviluppo umano integrale per introdurre importanti innovazioni nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura, per migliorare il livello di vita di intere nazioni e popoli.

In campo sanitario, ad esempio, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati medici, per identificare modelli e tendenze utili per fare diagnosi importanti; può contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci e di una medicina personalizzata. Può migliorare la vita nel pianeta applicandola alla gestione delle risorse idriche, prevenendo gli sprechi e identificando le fonti di inquinamento tramite sensori; può monitorare l'inquinamento atmosferico. Può essere preziosa per la conservazione della biodiversità; ottimizzare il consumo energetico, aiutare nella gestione dei rifiuti, ridurre gli sprechi nei processi industriali. Può contribuire significativamente alla salvaguardia ambientale in diversi modi, come anche l’utilizzo dello spazio attorno alla Terra e la conoscenza delle ricchezze che sono nel fondo marino: due ambiti quest’ultimi ancora non esplorati ma che tra qualche anno potranno condizionare la nostra vita.

Quel che mi pare importante è il fatto che sia l’uomo a poter gestire questa nuova tecnologia, finalizzandola all’inclusione dei fratelli e delle sorelle più deboli e bisognose. È la misura rivelatrice della nostra umanità.  

(*) immagine: Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano e Integrale

 

 N. 1 Gennaio 2024

Intelligenza Artificiale e pace https://pop.acli.it/images/Intelligenza_Artificiale_e_Pace.png Redazione POP.ACLI