Come abbiamo fatto la nostra parte contro l’astensionismo: quasi 200 incontri pre-elettorali...

È stato detto in tutti i modi: l’astensionismo è il primo partito in queste elezioni. Chi “vota” il non votare è oggi la maggioranza degli italiani. Come Acli stiamo proponendo due proposte di legge, sui partiti e sulla partecipazione, proprio per alimentare la consapevolezza e suggerire indirizzi di riforma di questo quadro, perché siamo convinti che sia possibile invertirlo, ma serve intenzione e impegno di tutti. 

Non ci sono solo le proposte di legge, però. Già nell’immediato di questo appuntamento elettivo (delle europee ed amministrative) le Acli si sono mobilitate con una campagna informativa e di sensibilizzazione non indifferente. Sicuramente si può fare di più e meglio, sempre, ma già quanto realizzato oggi ci sembra sia un contributo alla tenuta democratica, alla partecipazione consapevole e al porre un argine allo svuotamento di senso dello strumento del voto.  

Da aprile a giugno, quest’anno, le iniziative pre-elettorali di cui siamo a conoscenza, sono state 198 di cui 32 sono quelle promosse e gestite dai giovani delle Acli. Sono 16 le regioni coinvolte: Lombardia, Marche, Toscana, Piemonte, Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Veneto, Basilicata, Sardegna, Sicilia, Umbria e Trentino alto Adige con eventi in 33 diverse province.  

Le modalità sono state diverse: dai flash mob con bandierone Europee (con il senso di una Europa leggera, che si regge solo se la si sostiene in tanti), alla distribuzione di libri (per approfondire) e matite (per ricordare il messaggio della campagna Europea stessa #usailtuovoto), dalla riscoperta di temi fondanti alla spiegazione di meccanismi di funzionamento, da escape room a tema UE a dibattiti e confronti con candidati.  

Rispetto alle elezioni comunali, la tipologia di intervento più presente è stata l’organizzazione di confronti tra candidati di diversi schieramenti, in alcuni casi anche con attenzione specifica a temi e categorie. Interessanti anche il coinvolgimento di gruppi giovanili parrocchiali e della diaspora migrante; le attenzioni ai consigli di quartiere e l’approfondimento di parole chiave, così come l’inserirsi in percorsi annuali di educazione civica e di formazione di amministratori locali. Da sottolineare anche (per le europee) l’incontro con gli italiani all’estero in Germania.  

In generale sono stati anche ripresi ed esplorati alcuni profili di persone che hanno interpretato l’iniziativa civica e politica e che possono essere da stimolo per la riflessione sull’oggi: dall’ambasciatore Luca Attanasio a David Sassoli, da La Pira a Dossetti, da don Milani a don Minzoni, da Matteotti a Berlinguer.  

Rispetto alle elezioni europee il tema maggiormente messo al centro è sicuramente la pace con la connessione forte dell’idea che Fare l’Europa sia fare la pace.  

Molti incontri si sono concentrati nel provare a spiegare il funzionamento delle istituzioni europee: come nasce una legge Europea? Conosci l’Europa? Parlamento, Commissione, BCE…  

In molte occasioni la sfida è parsa connettere un’Europa, percepita fredda e lontana, con ciascuno di noi in una dimensione di sogno e visione: l’Europa si può ancora sognare? Europa limite o opportunità? Europa ritrova te stessa; Per un nuovo patriottismo europeo, Quale Europa? Quale Ue all’orizzonte? Orizzonte Europa; Officina Europa; L’Europa che vogliamo; L’Europa aspetta noi? L’Europa ci riguarda; Cosa ci tiene uniti? Europa: una eredità, una sfida, un progetto; L’Europa per noi, noi per l’Europa; Insieme per l’Europa; Perché scegliere l’Europa; L’Europa siamo noi; L’Europa da vicino; Non c’è futuro senza Europa.  

In alcuni casi sono stati esplicitamente messi a tema alcuni timori: le nuove destre in Europa, apologia del fascismo, assalto all’Europa.  

In generale la sfida che ci pare emerga è quella di provare a declinare l’Europa che vogliamo: pace, lavoro, equità, le sfide per l’Europa era il titolo complessivo della campagna Acli. Molti titoli approfondiscono e declinano questi temi: Per un’Europa democratica, giusta, solidale; Un’Europa senza frontiere; Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro, giustizia sociale; Quale Europa rispetto a Disuguaglianze, transizione, modello di Sviluppo; Quale federalismo per l’Unione Europea? Il ruolo dell’Europa nel mondo, transizione ecologica, migrazione e sicurezza, solidarietà e diritti sociali, pace, immigrazione e ambiente.  

Dal momento che la rete è una delle scelte di stile che caratterizzano le Acli oggi, è interessante anche vedere con chi sono stati organizzati questi incontri: mondo cattolico da un lato (Azione Cattolica, Agesci, Caritas e Focolarini, in primo luogo, ma anche, in alcuni territori, Cisl, Confcooperative e Compagnia delle Opere, Associazione Papa Giovanni XXIII, Ucid…) anche in collaborazione con Diocesi, Parrocchie e Comunità Pastorali.  

Dall’altro le iniziative con il mondo laico: CGIL, Anpi, Arci, Legambiente e in molti casi con il patrocinio delle istituzioni locali, a testimonianza di quel ruolo di cerniera che le Acli hanno sempre svolto e che intendono continuare ad interpretare.  

Azione Sociale - Pace lavoro e dignità 

Contro l’astensionismo https://pop.acli.it/images/GIUGNO/bandierona_Europa.jpg Redazione POP.ACLI