Attraverso le nostre domande, il padre ricorda Luca come un uomo libero, libero da pregiudizi, un pensiero libero...

Qual è il ricordo più bello che ha di suo figlio Luca?

Luca era un ragazzo semplice, empatico, sempre presente nel bisogno. Quello che ci manca di più sono le sue veloci telefonate o i messaggi che puntualmente ogni mattina faceva a Sua madre rassicurandola che tutto andava bene e che tutti stavano bene. Anche quella tragica mattina del 22 feb 2021 chiamo dicendo che doveva fare l’ultima visita della missione e che presto sarebbe rientrato a Kinshasa per abbracciare Zakia e le Sue bambine. Erano le 8.30

 

Sopravvivere a un figlio, in situazioni come la sua non è mai facile. Come vive il suo lutto con sua moglie, sua nuora, sua figlia, le sue nipoti (se se la sente di condividere questi sentimenti)?

Perdere un figlio per qualsiasi genitore è un dramma, una ferita che il tempo non mitigherà mai. Il dolore è costante come fosse il primo giorno. Non è un fatto naturale. Se un figlio perde un genitore  si chiama orfano. Per la situazione opposta non c’è un termine appropriato perché è innaturale. Bisogna comunque andare avanti, reagire alla morsa del dolore perché dobbiamo giungere ad una verità. Le figlie di Luca hanno il diritto di sapere perché il loro padre è morto, perché dovranno affrontare la vita senza di Lui.  La ricerca della verità è il contrappeso al dolore.

 

Quali il messaggio di vita che pensa di aver trasmesso a Luca?

Luca è stato educato fin da piccolo ai valori cristiani, alla solidarietà, al rispetto per l’altro, al dovere.

Si dice che il frutto non cade mai lontano dall’albero. Noi gli abbiamo impartito le basi con le quali Lui ha costruito il suo futuro, ha dato un senso alla Sua vita  basata su principi di onestà, libertà, schiena diritta, con una solida dose di altruismo, generosità e sensibilità verso i più deboli.

 

Cosa invece Luca ha insegnato a lei e sua moglie?

Luca era un sognatore, un visionario che credeva fermamente nei suoi progetti di vita e li difendeva con caparbietà ed una tenacia straordinaria. Non mollava mai. Ci ha insegnato che non bisogna abbattersi o ritirarsi di fronte agli imprevisti della vita, ma bisogna lottare se si vogliono contrastare le avversità e dare un senso alla propria vita. Luca ha vissuto poco tempo, ci ha lasciati a 43 anni, ma se riavvolgiamo il nastro ci accorgiamo che la Sua è stata una vita intesa, ricca di emozioni e soddisfazioni, vissuta in modo straordinario.

 

Come si sente dopo la sentenza dello scorso febbraio di non luogo a procedere per mancanza di giurisdizione da parte del GUP?

Recentemente è stata depositata dal GUP la motivazione del “Non luogo a procedere per difetto di giurisdizione” . Nella sostanza è stata riconosciuta l’immunità per “ prassi consuetudinaria”, ma sempre nella motivazione, il GUP ha sottolineato l’assenza dello Stato che era l’unico a poter chiedere alle N.U. la rinuncia dell’immunità per gli imputati e non lo ha fatto. Ora, attendiamo il ricorso della Procura di Roma che aveva già annunciato di appellarsi lo scorso 13 feb, quando è stata pronunciata la sentenza. Ci auguriamo che ora le Istituzioni preposte facciano il loro dovere e restituiscano onore ai Luca e Vittorio caduti in servizio. Se non lo fanno, dovranno spiegare perché lo Stato non vuole cercare la verità su questo caso complesso che non può essere ignorato. Stiamo parlano dell’omicidio di un Ambasciatore che rappresentava il Governo, lo Stato e tutto il Popolo italiano. E la questione non può essere liquidata con il banale appello a “ interessi superiori”. Frase di comodo per sfuggire alle proprie responsabilità e questo non possiamo accettarlo né come genitori, né come cittadini se la Costituzione ha un valore. Non permetteremo che questa storia cada nell’oblio.

 

La vita continua, nonostante tutto. In quali iniziative prevede di impegnarsi nel prossimo futuro?

Ricerca della verità ad ogni costo.

 

Nel libro di Fabio Marchese Ragona, spesso ritorna la parola uragano per descrivere suo figlio Luca, oltre ad altre parole come: attento, generoso, accogliente, ospitale, amico, pronto ad occuparsi dei bisogni delle persone marginali. Quali parole userebbe per farci conoscere meglio suo figlio Luca?

Luca era un uomo libero, libero da pregiudizi, un pensiero libero. Era un Uomo di Stato con un alto senso del dovere che ha dato lustro all’Italia nel mondo. Ha rappresentato il nostro Paese con orgoglio e onere lasciando un ricordo indelebile. Senza timore di autocelebrazioni, possiamo dire che è stato ECCELLENTE.

Intervista a Salvatore Attanasio https://pop.acli.it/images/ATTANASIO/Imagoeconomica_1753898.jpg Redazione POP.ACLI