Il tempo festivo è propizio per fermarsi, tenere assieme fede e vita e ridare slancio e passione al nostro impegno associativo...

Dicembre è il mese dell’anno che chiude e, nello stesso tempo, apre. Chiude l’anno solare e schiude il futuro. Per i Cristiani coincide con la venuta di Gesù nel mondo, che apre alla speranza e ad un inizio sempre nuovo abitato dalla Buona Notizia. Con questo spirito di fiducia possiamo accostarci a dicembre con una parola: perché.

Etimologicamente è l’unione di due parole, per, che significa davanti, e che, inteso come: cosa? Perché, quindi, è parola già portatrice di un interrogativo. Potremmo tradurlo in: per quale ragione? E come risposta: per la ragione che.

Perché è quindi portatrice di una domanda solo apparentemente semplice. Per i bambini esiste un tempo preciso della crescita che si definisce proprio così: il tempo del perché. Arriva attorno ai due, tre anni ed esprime il desiderio di capire e sapere e, nello stesso tempo, diventa un modo per entrare in relazione e costruire fiducia.

In ogni caso per gli adulti le domande che ci vengono poste o che ci poniamo suscitano, spesso, apprensione ed ansia. Abbiamo fretta di trovare risposte. La domanda è di per sé portatrice di dubbi e di ricerca. Eppure, è un tempo importantissimo della vita, fondamentale per riflettere, interiorizzare, comprendere. Per farlo dobbiamo – per forza – fermarci, sostare ed abitare dentro le domande. Il Natale imminente e la fine dell’anno che lo segue potrebbero essere dei buoni momenti per farlo. 

Come associazione questo è tempo di bilanci. L’economia non dovrebbe mai essere disgiunta dalla vita: dietro e dentro ogni bilancio economico possiamo leggere molto della qualità delle nostre azioni. Possiamo comprendere il perché delle scelte, del come si sono portati avanti i processi per realizzarle e quale eticità sostanzia i comportamenti d’impresa.

Per questi motivi come sistema abbiamo deciso di avviare un percorso formativo per dirigenti associativi e delle imprese per sostenerli ed accompagnarli nell’impegno dell’amministrare. Non si tratta solo di un percorso strumentale ma piuttosto di una ricerca condivisa di uno stile d’impresa che ci caratterizza e che riteniamo importante promuovere per permearne la cultura associativa.

Il prossimo tempo festivo – oltre a stare con la famiglia e ad assaporare il riposo – accompagnati dallo spirito del sempre nuovo, nel solco del percorso sinodale che intendiamo percorrere, alla ricerca di una fede incarnata, potrebbe essere un momento propizio per fermarsi, tenere assieme fede e vita e ridare slancio e passione al nostro impegno associativo.

Buona fine e buon principio.

Il tempo del perché https://pop.acli.it/images/bilancio_anno_smile.jpg Redazione POP.ACLI