L’indice di questo numero ci racconta di una associazione che è capace di spaziare in campi ed ambiti molto diversi tra loro. Ce lo diciamo spesso: siamo una associazione generalista. Ed io mi sono chiesta: è questo il termine che ci connota? Non dovremmo trovare piuttosto un’altra parola, o altre parole, per descrivere chi siamo?

Generalista deriva da generale e significa che appartiene o si estende a tutto un intero genere od ordine. Contrapposto a speciale o particolare, che è più limitato, attenendo a una delle specie o parti del genere.

In questi ultimi decenni, tesi alla super specializzazione in ogni campo umano, questo termine ha finito col definire un oggetto poco dettagliato, vago o mal definito assumendo, talvolta, una connotazione negativa, quasi ad intendere qualcosa di superficiale.

Ma non è solo così. Pensiamo, nella nostra quotidianità, a qualche esempio di “generale” con cui ci interfacciamo, come un certo tipo di televisione o al medico di base. Sono servizi pensati con un carattere universalistico, cioè fruibili da molti, se non addirittura, potenzialmente, da tutti. La sua generalità, se la guardiamo con questi occhi, diventa un valore, che nulla toglie alle competenze che, dentro questo macro-contenitore, possiamo trovare. Si tratta, in parole semplici, del rapporto da sempre attuale, in tanti campi della vita, tra il generale ed il particolare. Che cosa viene prima? Personalmente penso che non dobbiamo correre il rischio di confondere il dito con la luna: non c’è nessuna luna senza un dito che la indica, e non c’è nessun dito senza una mano, un braccio, un soggetto, un contesto che lo muove.

A questo punto del ragionamento proverei ad aggiungere un termine nuovo per definire meglio la questione: la parola è varietà. Guardiamoci attorno. Ciò che rende questo mondo ciò che è, nella sua bellezza ma anche nelle sue storture, è proprio la varietà. Quando la Scrittura parla del creato lo fa sempre ammirandone la varietà delle creature che lo abitano. Dio benedice la bontà di questa vita così variegata. Così fa anche San Francesco nel Cantico delle Creature. E nella Laudato sì leggiamo: L’insieme dell’universo, con le sue molteplici relazioni, mostra al meglio la ricchezza di Dio.

La varietà, molto più del termine diversità, è ricchezza perché accoglie. È un valore perché tiene dentro tutto: ogni differenza, ogni specie, ogni realtà. Noi siamo vari, il genere umano è vario, ogni nostra parola, gesto, azione, il nostro modo di sorridere, il nostro modo di comportarci è vario; è di tutti ma per ognuno specifico ed ognuno concorre proprio con la sua specifica varietà a rendere questo mondo un luogo migliore e talvolta anche peggiore.

Quindi non spaventiamoci per ciò che siamo. Siamo una associazione generalista perché per tutti e per ognuno: ricca di competenze e specializzazioni, ma sempre con uno sguardo largo e “generale”. Siamo una associazione capace di accogliere, ascoltare e valorizzare la bellezza della varietà nella sua dirompente ricchezza per permettere a chiunque e potenzialmente a tutti, di contribuire a creare ed animare luoghi in cui esistere e in cui poter portare sé stessi per la costruzione, insieme, del bene comune.

La bellezza della varietà https://pop.acli.it/images/matite_colori_diversit.jpg Redazione POP.ACLI