Nel 2015, esattamente il 14 luglio, viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge n. 110 che istituisce il «Giorno del dono»...

Come recita l'art. 1 "La Repubblica italiana riconosce il 4 ottobre di ogni anno «Giorno del dono», al fine di offrire ai cittadini l'opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società italiana, ravvisando in esse una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un'espressione altamente degna di essere riconosciuta e promossa.".

Nell’ambito degli eventi organizzati in occasione del Giorno del Dono 2022, l'Istituto Italiano della Donazione (IID) ha presentato, il 3 ottobre scorso, il Rapporto "Noi doniamo 2022", che analizza la propensione al dono della popolazione italiana focalizzando tre dimensioni: quella economica, quella di tempo e competenze (volontariato) e quella biologica (sangue, organi etc).
Ne diamo brevemente conto, rinviando per approfondire fonti e risultati ai materiali disponibili (abstact della ricerca, rapporto integrale, infografica, slide di presentazione) e al sito dell'Osservatorio sul Dono, costituito dall’Istituto Italiano della Donazione per monitora le principali pratiche di donazione degli italiani.

Donazioni economiche. La bolla emergenziale colpisce il non profit. Secondo i dati Istat relativi al 2021, la quota di persone che dichiaravano di aver donato risorse economiche alle associazioni ha registrato un netto un calo di 2,3 punti percentuali. Buone notizie invece dalla sfera delle donazioni informali: secondo i dati rilevati da DOXA aumenta di tre punti percentuali la quota di coloro che hanno effettuato almeno una donazione di questo tipo, che cresce dal 33 al 36% ma è ancora lontana dalla quota del 41% registrata nel 2019. Segnali positivi arrivano invece dalle organizzazioni non profit: l’andamento delle raccolte fondi registra un incremento del 12% rispetto al 2020

Il volontariato in difficoltà. La pratica volontaria dei cittadini ha visto nel 2021 un trend particolarmente negativo. La contrazione dell’attività di volontariato misurata dall’Istat, già riportata nel Rapporto Bes 2021, è stata di 2,5 punti percentuali rispetto al 2020 assestandosi al 7,3% (era il 9,8% nel 2019 e il 9,2% nel 2020)

L’impatto sulle donazioni biologiche. È in particolare sulla donazione di sangue che si fanno sentire gli effetti di lunga durata della pandemia. Secondo le elaborazioni del Centro Nazionale Sangue, nel 2021 i donatori di sangue e plasma in Italia sono stati 1.653.268, cifra che rappresenta un calo dell’1,8% in confronto al 2019. Positivi invece i trend relativi all'attività di donazione e trapianto in Italia per quanto riguarda organi, tessuti, cellule staminali emopoietiche, gameti, attività ispettiva e gestione del rischio clinico. Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti c’è stata una ripresa dell'attività di donazione (+12%) e trapianto (+9%), sostanzialmente tornata ai livelli pre-Covid.

Dono infog1

4 ottobre. Giornata nazionale del dono: presentato il rapporto “Noi doniamo” https://pop.acli.it/images/Dono_2.jpg Redazione POP.ACLI