Il Muro di Berlino è stato per 28 anni il simbolo di un mondo spaccato a metà, il simbolo della guerra fredda e della divisione del mondo in due blocchi...

Come è scritto nell'enciclopedia Treccani "il Muro di Berlino è stato il simbolo di un mondo spaccato a metà... della divisione del mondo in due blocchi: i regimi comunisti a Est e i paesi democratici a Ovest. Nel 1961 le autorità della Germania dell’Est costruirono in mezzo alla città un Muro che, per ventotto anni, contrappose due modelli di vita diametralmente contrari: una città vivace, libera e consumista a ovest, una città tetra e oppressa a est... Per tutti gli anni Cinquanta il traffico tra Berlino Est e Berlino Ovest fu intenso: attraverso i varchi controllati dalle forze di polizia che si trovavano nel mezzo della città andavano e venivano giornalmente migliaia di persone. Moltissimi Berlinesi dell’Est lavoravano nella parte occidentale della città e visitavano parenti e amici che abitavano a ovest, o andavano al cinema se avevano abbastanza soldi. Ma moltissimi abitanti della Germania dell’Est abbandonavano il proprio paese, dove non c’era libertà, per fuggire a Berlino Ovest e di lì nella Germania Federale. Tra il 1949 e il 1961 fuggirono circa due milioni e mezzo di persone. Per riprendere il controllo della situazione i dirigenti della Germania comunista decisero di isolare completamente Berlino dal resto del paese e di costruire un Muro che divideva la parte orientale da quella occidentale. Nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961 cominciò la costruzione del Muro: la metropolitana di superficie e quella sotterranea furono interrotte, qualsiasi collegamento sospeso. Filo spinato, corrente ad alta tensione, cemento armato e torrette di controllo comparvero improvvisamente nel centro di Berlino, dividendo a metà scuole, palazzi, persino cimiteri. Da quel momento nessuno poté più passare a Ovest senza un regolare permesso."

Dopo 28 anni, tra continui e drammatici tentativi di fuga, il muro che da anni doveva cadere, cadde all'improvviso e per un equivoco. Così narrano la maggior parte delle ricostruzioni. Molte delle quali riconoscono come decisiva la politica di Gorbaciov che, con il suo programma di riforme, avvia nell'Unione sovietica un processo inarrestabile di apertura all'occidente che contagerà i Paesi dell'est.

La prima breccia nel muro fu aperta quando l'Ungheria rimosse le sue restrizioni al confine con l'Austria e dall'11 settembre 1989 più di 13.000 tedeschi dell'Est scapparono verso l'Ungheria; all'annuncio che non sarebbe stato consentito di attraversare la Cortina di ferro ai cittadini non ungheresi, i profughi inondarono le ambasciate tedesco-occidentali a Budapest e Praga.  Di lì in poi fu un crescendo di dimostrazioni e proteste che costrinse il governo della Germania Est, nella persona di Egon Krenz, ad allentare i controlli di frontiera....

9 novembre 1989. Cade il Muro di Berlino https://pop.acli.it/images/Berlino_mia.jpg Redazione POP.ACLI