Il 24 marzo del 1980 veniva ucciso, durante la celebrazione della Messa, Óscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, “colpevole” di avere preso le difese dei campesinos contro i crimini commessi dalla dittatura militare...

Schieratosi dalla parte dei civili stretti nella morsa dello scontro tra guerriglieri e repressione governativa, Romero non esitò a denunciare in numerose occasioni le violazioni dei diritti umani, spesso operate anche dalle autorità. Non a caso, come venne appurato dalle indagini successive, l’omicidio venne compiuto da un sicario degli “squadroni della morte”, gruppi paramilitari di estrema destra, formati da militari, agenti di polizia in borghese e civili.

A 35 anni di distanza dalla sua morte, il 23 maggio 2015 Oscar Romero è stato beatificato a San Salvador alla presenza di una folla immensa, e il 14 ottobre 2018 a Roma è stato canonizzato insieme a papa Paolo VI.
«... Paolo VI, anche nella fatica e in mezzo alle incomprensioni, ha testimoniato in modo appassionato la bellezza e la gioia di seguire Gesù totalmente. Oggi ci esorta ancora, insieme al Concilio di cui è stato il sapiente timoniere, a vivere la nostra comune vocazione: la vocazione universale alla santità. Non alle mezze misure, ma alla santità. È bello che insieme a lui e agli altri santi e sante odierni ci sia Mons. Romero, che ha lasciato le sicurezze del mondo, persino la propria incolumità, per dare la vita secondo il Vangelo, vicino ai poveri e alla sua gente, col cuore calamitato da Gesù e dai fratelli». (dall'Omelia del Santo Padre Francesco)

24 marzo 1980. L'arcivescovo Romero viene ucciso sull'altare https://pop.acli.it/images/Romero_dalsitoACLI.jpg Redazione POP.ACLI