Nella notte tra il 22 e il 23 luglio un terremoto di magnitudo 6,7 colpisce le province di Avellino, Foggia e Potenza facendo 1.425 vittime...

La scossa (seguita, nello stesso giorno, da numerose repliche) ebbe i suoi massimi effetti nella zona montuosa compresa tra Melfi e Ariano Irpino, nelle provincie di Benevento, Avellino e Foggia. I danni maggiori si ebbero ad Aquilonia, Lacedonia, Villanova del Battista e Trevico, dove il 70% circa delle abitazioni crollò totalmente.
Le case crollate furono complessivamente 3.188; le case lesionate furono 2.757. Le distruzioni furono aggravate dalla scarsa qualità del patrimonio edilizio: infatti, gli edifici crollati e lesionati erano costruiti con ciottoli di fiume uniti da malte di scarsa qualità o da fango; fu osservato che gli edifici costruiti con mattoni o pietre squadrate riportarono danni più limitati anche in prossimità dell’area dei massimi effetti.

23 luglio 1930. Terremoto in Irpinia e nel Vulture https://pop.acli.it/images/Terremoto_1930_Irpinia_creatcommons.jpg Redazione POP.ACLI