Erano le 10:25 di sabato 2 agosto 1980 quando una bomba esplose alla stazione ferroviaria di Bologna, gremitissima di gente. Nell’attentato rimasero uccise 85 persone e oltre 200 rimasero ferite: fu il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra...

«L’Emilia-Romagna e Bologna non dimenticano. E come ogni anno, mercoledì mattina saremo in piazza al fianco dei famigliari delle vittime e della città intera condividendo un dolore che il passare degli anni non ha certo lenito. Per fare memoria, ribadire che il pensiero va a chi non c’è più, a chi rimase ferito, e che la piena verità su una delle stragi più efferate della storia repubblicana è e rimane il nostro obiettivo. Da decenni siamo a fianco di chi si batte in nome della verità giudiziaria, familiari e inquirenti, instancabili e tuttora al lavoro. Un impegno condiviso per verità, giustizia, difesa dei valori democratici che ha avuto, e avrà sempre, il nostro totale sostegno. E ringrazio per questo il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage alla Stazione di Bologna, Paolo Bolognesi: con lui e con tutti loro non ci stancheremo mai di pretendere sia fatta piena luce su quel vile e sanguinario attentato. La democrazia deve avere radici nella verità, nel rispetto della persona e della convivenza civile, valori che i mandanti e gli autori della strage puntavano a sovvertire». Così, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, per il 43° anniversario della Strage.

Non dimenticano Bologna e l'Emilia-Romagna e ci chiedono di non dimenticare.

Su "il Resto del Carlino", le persone uccise sono chiamate e presentate una per una, come ormai da decenni nelle commemorazioni bolognesi. Ma 43 anni sono tanti, ed è importante per tutte/i noi tornare a conoscerli, particolarmente quest'anno, in cui nuove iniziative e polemiche politiche hanno amareggiato ancora di più la già tragica ricorrenza.

Ci aiuta anche, in questo, “Quel dolore non è immobile”, il film realizzato in collaborazione con l'Assemblea legislativa dalla regista Giulia Giapponesi proiettato in piazza Maggiore a Bologna il primo agosto, la cui immagine di locandina è associata a questo articolo.
Il film, realizzato in collaborazione anche con l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione e la casa di produzione Codalunga, racconta la storia di 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare. Con loro una valigia bianca, testimone di una memoria che continua, consegnata una volta arrivati “a destino” a un passante, una famiglia, un sindaco, raccontando della strage e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione. Il film ripercorre infatti le tracce del progetto ‘A destino – 85 viaggi da completare’, sostenuto nel 2022 sempre dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con il Teatro dell’Argine e Bam! Strategie culturali.

2 agosto 1980. 43 anni dopo, Bologna non dimentica. E nemmeno noi... https://pop.acli.it/images/Bologna_2ago2023_film.jpg Redazione POP.ACLI