Nella notte di 60 anni fa, una frana nel bacino della Diga del Vajont produce una gigantesca onda che si riversa a valle. In pochi minuti circa 25 milioni di metri cubi di acqua e detriti raggiunsero Longarone e la spazzarono via con la quasi totalità dei suoi abitanti...

Insieme con Longarone vennero distrutti gli abitati di Pirago, Maè, Villanova e Rivalta (in provincia di Belluno), Frasèin, Col delle Spesse, Il Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino, Faè e la parte bassa di Erto (in provincia di Pordenone). I morti furono 1917, 400 dei quali mai più ritrovati...

Cronaca di una tragedia annunciata
Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso (PN) per confluire nel Piave, davanti a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno. Tra il 1957 e il 1963 la morfologia della valle del torrente Vajont venne profondamente modificata dalla costruzione di una imponente diga a doppio arco dell’altezza di 261,60 m e della lunghezza di 190 m alla sommità. Lo sbarramento del torrente avrebbe permesso la creazione di un lago della capacità complessiva di circa 170 milioni di mc, destinato a raccogliere acqua proveniente da tutti i bacini artificiali del Cadore, per poi convogliarla alla centrale elettrica di Soverzene.
Al tempo la normativa non prevedeva l’obbligo di valutare la stabilità dei versanti dei futuri invasi e quindi le perizie risultarono sotto questo profilo incomplete. Solo nel 1959, a lavori quasi conclusi, ed in seguito ad una frana avvenuta il 22 marzo nel vicino bacino idroelettrico di Pontesei (Forno di Zoldo, BL) si decise di approfondire le indagini geologiche. L’incarico fu affidato, tra gli altri, al geologo austriaco Leopold Müller che si avvalse della collaborazione di due geologi italiani, Edoardo Semenza, figlio del progettista della diga, e Franco Giudici. Nella loro relazione definitiva, consegnata nel giugno 1960, essi affermarono che sul versante settentrionale del monte Toc prospicente l’invaso era presente una frana antica, già scivolata in epoca preistorica a sbarrare la valle, che a seguito della creazione del lago avrebbe potuto muoversi nuovamente...

Continua a leggere (sito CNR - Polaris, Popolazione a Rischio da Frana e da Inondazione in Italia)

9 ottobre 1963. La tragedia del Vajont https://pop.acli.it/images/Vajont_cretive_commons.jpg Redazione POP.ACLI