Papa Giovanni Paolo II pubblica la lettera enciclica Sollicitudo Rei Socialis, nel ventesimo anniversario della Populorum progressio di papa Paolo VI...

La Sollicitudo rei socialis non volle solo ricordare l’autorevole precedente insegnamento della Chiesa sulla questione dello sviluppo - il tema dominante di en-
trambi i documenti - ma soprattutto aggiornare le analisi, le valutazioni e le proposte già formulate in un altro contesto storico...

"Intendo raggiungere principalmente due obiettivi di non piccola importanza: da una parte, rendere omaggio a questo storico documento di Paolo VI e al suo insegnamento; dall'altra, nella linea tracciata dai miei venerati predecessori sulla Cattedra di Pietro, riaffermare la continuità della dottrina sociale ed insieme il suo costante rinnovamento. In effetti, continuità e rinnovamento sono una riprova del perenne valore dell'insegnamento della Chiesa...
Nella convinzione che gli insegnamenti dell'Enciclica Populorum Progressio, indirizzata agli uomini ed alla società degli anni Sessanta, conservano tutta la loro forza di richiamo alla coscienza oggi, sullo scorcio degli anni Ottanta, nello sforzo di indicare le linee portanti del mondo odierno - sempre nell'ottica del motivo ispiratore, lo «sviluppo dei popoli», ancora ben lontano dall'essere raggiunto - mi propongo di prolungarne l'eco, collegandoli con le possibili applicazioni al presente momento storico, non meno drammatico di quello di venti anni fa...
L'Enciclica di Papa Paolo VI segnalò la differenza, al giorno d'oggi così frequentemente accentuata, tra l'«avere» e l'«essere», in precedenza espressa con parole precise dal Concilio Vaticano II. L'«avere» oggetti e beni non perfeziona di per sé il soggetto umano, se non contribuisce alla maturazione e all'arricchimento del suo «essere», cioè alla realizzazione della vocazione umana in quanto tale... Una delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo consiste proprio in questo: che sono relativamente pochi quelli che possiedono molto, e molti quelli che non possiedono quasi nulla...".

30 dicembre 1987. Pubblicata la Sollicitudo rei socialis https://pop.acli.it/ Redazione POP.ACLI