Dopo venti anni di programmazione ininterrotta termina la produzione di "Carosello", il primo format pubblicitario della RAI, che divenne amatissimo dai telespettatori...

Nel 1957 la Rai decise di inserire messaggi pubblicitari nella programmazione e per aggirare il divieto di fare pubblicità durante gli spettacoli televisivi sviluppò un apposito format.
La regola principale del Carosello era che la parte di spettacolo (della durata di 1 minuto e 45 secondi), doveva essere rigidamente separata da quella puramente pubblicitaria (della durata di 30 secondi) in cui poteva essere nominato il prodotto da reclamizzare.
Carosello nacque nel 1957 (la prima puntata ondò in onda il 3 febbraio 1957), alle soglie del “miracolo economico”, e terminò nel 1977, con l'avvento della Tv a colori, la fine del monopolio Rai e l’entrata in scena delle Tv commerciali. Nell'intervallo di quei vent'anni, quei vent’anni, gli abbonati alla Rai passarono da 366.000 a 12 milioni.
In tutta la sua storia, il programma venne sospeso in due occasioni: per una settimana tra il 31 maggio e il 6 giugno 1963 per l'agonia e la morte di papa Giovanni XXIII e per tre giorni dal 12 al 15 dicembre 1969, quando il Paese fu scosso dalla strage di piazza Fontana (altre e più brevi sospensioni avvennero per la morte di papa Pio XII, per le uccisioni dei fratelli John e Robert Kennedy, nonché per la prima trasmissione in Mondovisione e per l'ammaraggio della navicella spaziale Apollo 14).
A produrre "i Caroselli" erano sia alcuni grandi pubblicitari (come Armando Testa), sia i migliori registi cinematografici del tempo, che impiegavano spesso i volti più noti del cinema (da Aldo Fabrizi a Totò, da Ugo Tognazzi a Gino Bramieri, Ernesto Calindri, Solvi Stübing...) o che si trovarono a scoprirne, come accadde con Virna Lisi.
Con Carosello nacquero e/o si diffuse alcuni tra i più popolari e amati pupazzi animati: Topo Gigio, che esordì in pubblicità per i biscotti Pavesini, Carmencita e Caballero per il caffè Lavazza, gli abitanti del pianeta Papalla per i televisori Philco, l'ippopotamo Pippo per i pannolini Lines...). E restano indimenticabili alcuni cartoni animati: da Angelino, Calimero e Susanna fino a come quello creato da Osvaldo Cavandoli per la Lagostina.
Carosello è stato per molti anni fra le trasmissioni televisive più amate, arrivando a rappresentare il tipico appuntamento della famiglia italiana, scandendo i tempi dei più piccoli, per i quali si diffuse la regola "dopo Carosello, a letto!".

1° gennaio 1977. Carosello va in pensione https://pop.acli.it/images/Carosello_francobollo.jpg Redazione POP.ACLI