Due mesi prima dell'apertura pubblica del processo, l'11 febbraio 1961, i 15 capi d'imputazione vengono formalizzati all'accusa e si apre l'istruttoria...

Otto Adolf Eichmann, ufficiale delle SS, organizzatore dei treni dei deportati, alla fine della guerra era riuscito prima a nascondersi in un paesino della Germania, poi ad emigrare in Argentina, dove - sotto falso nome - si era creato un’altra vita. Viene arrestato dal Mossad l'11 maggio 1960.
Il processo vero e proprio si tenne a Gerusalemme dall'11 aprile al 15 dicembre 1961.
È la prima volta che un criminale nazista viene giudicato da una corte in Israele.
La linea difensiva di Eichmann fu qualla di aver eseguito ordini superiori, «Befehl ist Befehl», di sentirsi colpevole dinanzi a Dio ma non dinanzi alla legge.
Ne scriverà la filosofa Hannah Arendt nel suo “La banalità del male”, uscito nel 1963, di cui - di seguito - riportiamo alcuni brevissimi stralci.

«Ma il guaio del caso Eichmann è che di uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali...
Quanto più lo si ascoltava, tanto più era evidente che la sua incapacità di esprimersi era strettamente legata a un’incapacità di pensare, cioè di pensare dal punto di vista di qualcun altro. Comunicare con lui era impossibile, non perché mentiva, ma perché le parole e la presenza degli altri, e quindi la realtà in quanto tale, non lo toccavano...
Non era uno stupido; era semplicemente senza idee (una cosa molto diversa dalla stupidità), e tale mancanza d'idee ne faceva un individuo predisposto a divenire uno dei più grandi criminali di quel periodo. E se questo è "banale" e anche grottesco, se con tutta la nostra buona volontà non riusciamo a scoprire in lui una profondità diabolica o demoniaca, ciò non vuol dire che la sua situazione e il suo atteggiamento fossero comuni. Quella mancanza d'idee può essere molto più pericolosa di tutti gli istinti malvagi che forse sono innati nell'uomo. Questa fu la lezione di Gerusalemme. Ma era una lezione, non una spiegazione del fenomeno, né una teoria.».

11 febbraio 1961. Prende avvio il processo ad Eichmann https://pop.acli.it/images/Eichman_commons.jpg Redazione POP.ACLI