Danilo Dolci nasce il 28 giugno 1924 a Sesana, in provincia di Trieste. Nel 1952, dopo aver lavorato per due anni nella Nomadelfia di don Zeno Saltini, si trasferisce a Trappeto, a metà strada tra Palermo e Trapani, in una delle terre più povere e dimenticate del paese...

Inizia così la breve nota biografica scritta da Giuseppe Barone e riportata sul sito del Movimento Nonviolento. Più estesa e ricca è invece quella pubblicata dallo stesso autore sul sito del Centro per lo Sviluppo Creativo "Danilo Dolci", due fonti importanti per saperne di più di Danilo Dolci.

Di lui, cercando sul web, sappiamo che è stato "tanto": sociologo, poeta, intellettuale, educatore, animatore sociale, e soprattutto "attivista", una parola con cui probabilmente si vuole dire del suo impegno politico, patendo il discredito di questo aggettivo.
La politica di Danilo Dolci è infatti qualcosa di assolutamente inedito e straordinario (ma non lo sara a lungo, per fortuna): è lotta ma mai guerra, è esporsi, fisicamente e sempre in prima linea, attraverso gli scioperi della fame ma anche tante forme di protesta pacifica, coinvolgente, positiva e creativa. Tutte cose che pagherà di persona: sarà accusato più volte di reato, sarà querelato, subirà numerosi processi, sarà condannato e incarcerato...

Combatterà, disarmato e disarmante, la fame, l'ignoranza e la prepotenza. Quello che verrà definito il “Gandhi italiano” combatté per il pane, per il lavoro e la democrazia. E fu forse il primo a nominare l'obiezione di coscienza a fronte di una possibile chiamata alle armi.
La sua è stata una vita intensissima, piena di iniziative e di incontri importanti, che non è possibile ridurre. Per questo, rinviamo al profilo biografico già citato, sul sito del Centro per lo Sviluppo Creativo "Danilo Dolci".
Possiamo solo aggiungere che noi tutte/i gli siamo debitrici e debitori. Tanto...

24 giugno 1924. Nasce Danilo Dolci https://pop.acli.it/images/GIUGNO/Dolci_marcia_Partanna_pubblico_dominio.jpg Redazione POP.ACLI