Il 25 luglio del 1938 il fascismo fece proprio il cosiddetto "Manifesto della razza" firmato da scienziati, medici e intellettuali...

Già pubblicato il 14 luglio su “Il Giornale d’Italia”, il Manifesto comparirà il 5 agosto 1938 sulla rivista La difesa della razza, diretta da T. Interlandi e voluta da Mussolini in persona. «Il ministro segretario del partito - vi si legge - ha ricevuto, il 26 luglio XVI, un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane, che hanno, sotto l'egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista...».

Dieci i punti fondamentali argomentati nel Manifesto:
Le razze umane esistono.
Esistono grandi razze e piccole razze.
Il concetto di razza è concetto puramente biologico.
La popolazione dell'Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e la sua civiltà è ariana.
È una leggenda l'apporto di masse ingenti di uomini in tempi storici.
Esiste ormai una pura "razza italiana".
È tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti.
È necessario fare una netta distinzione fra i mediterranei d'Europa (occidentali) da una parte e gli orientali e gli africani dall'altra.
Gli ebrei non appartengono alla razza italiana.
I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli italiani non devono essere alterati in nessun modo.

La pubblicazione del Manifesto prelude alle leggi razziali che si succederanno a partire dal settembre del 1938.

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14 luglio 1938: viene pubblicato il "manifesto della razza" https://pop.acli.it/ Redazione POP.ACLI