Il dolore per la morte di Giovanni XXIII e poi la gioia per l’elezione di Paolo VI, quel cardinale Montini sostenitore delle Acli fin dalle origini...

Il giugno del 1963 è un mese emotivamente coinvolgente per tutti gli aclisti: prima il dolore e la tristezza per la morte di Giovanni XXIII, poi la gioia per l’ascesa al soglio pontificio di Paolo VI, il cardinale Montini, sostenitore delle Acli fin dalle loro origini. Due papi che non mancarono mai di dimostrare la loro vicinanza alle Acli.

Di Giovanni XXIII non possiamo dimenticare il caloroso saluto rivolto agli aclisti presenti in piazza San Pietro in occasione delle celebrazioni per il 1°maggio 1959: «La storia della vostra grandiosa Associazione è recente; ma per il mondo del lavoro la Chiesa ha sempre nutrito un ardente fremito di carità, che con voi ha ora preso una forma particolare, accanto ad altre espressioni associative, anch'esse nobili e preziose. Vi abbiamo cari, perché abbiamo visto in voi il compimento di ideali, alla cui effettuazione instancabilmente operarono veri precursori dell'odierno rinnovamento sociale, che conoscemmo da vicino, nella primavera del Nostro sacerdozio. […] In voi vediamo tutti i lavoratori d'Italia e del mondo, i quali, come voi credenti, e figli fedeli della Chiesa, celebrano oggi il valore prezioso e santificatore del lavoro».

«Con paterna effusione li salutiamo tutti: sia quelli che, nell'uso dei talenti dell'intelligenza e della cultura, compiono la loro spirituale attività: sia quelli che impiegano la forza delle loro braccia al servizio della società: operai dei campi e delle miniere, dell'industria e dell'artigianato, delle officine e dei laboratori: lavoratrici della casa e del negozio, delle risaie e degli stabilimenti. Tutti sono egualmente cari al Nostro cuore».

Inoltre è sempre vivo nella memoria degli aclisti il ricordo di quando il Papa buono, l’11 aprile del 1963, firma l’enciclica Pacem in terris con la penna a lui donata dalle Acli.

Il successore di Giovanni XXIII, con il nome di Paolo VI, è il cardinale Montini, la cui storia è strettamente legata a quella delle Acli, fin dalle loro origini. Come sostituto della Segreteria di Stato sotto il pontificato di Pio XII, Montini contribuisce alla fondazione delle Acli, avendo chiara la necessità di creare un’organizzazione che all’interno del sindacato unitario appena costituitosi (12 giugno 1944) «formasse solidamente i lavoratori nella dottrina sociale cristiana». Le Acli, nell’idea del Papa e dell’allora sostituto della Segreteria di Stato Montini, devono curare la formazione religiosa, morale e sociale dei lavoratori cristiani, contribuendo a salvaguardare la specificità e il patrimonio ideale del cattolicesimo sociale.

Montini segue con grande affetto le Acli anche quando viene nominato Arcivescovo di Milano (1954) e rivolgendosi a loro nella lettera pastorale per la Quaresima del 1959 le definisce: «il ponte, la congiunzione tra la chiesa e le masse e, direi, non soltanto con esse, ma con i tempi moderni. Quale è il vostro metodo? Esso è soprattutto Formativo, vuol dire che andate alle masse lavoratrici con la ragione, con i metodi della ragione, cioè con gli argomenti provati dal pensiero, da una dottrina, calibrati secondo principi sani».

Il Cardinale Montini, divenuto Papa il 21 giugno 1963, continua a far sentire il proprio affetto alle Acli, come in occasione del radiomessaggio alle Acli milanesi del 1°maggio 1965, nel quale ricorda con compiacimento la sua tessera aclista: «Abbiate coraggio. Abbiate Fede. Ve lo dice con tutto il cuore chi ha visto con immensa speranza sorgere la vostra istituzione; ve lo dice chi è stato vicino alle vostre aspirazioni e ai vostri problemi negli anni indimenticabili del ministero pastorale in terra ambrosiana; ve lo dice chi sempre continua a seguirvi con grande affezione ed ampia fiducia».

Giugno 1963, il mese dei due papi https://pop.acli.it/images/Azione_Sociale_1963_Giovanni_XXIII.jpg Redazione POP.ACLI