Un dirigente rigoroso e austero ma attento alle persone e disponibile verso i giovani...

Per aver messo al centro il lavoro a Geo Brenna è stato facile passare dalle Acli alla esperienza di un sindacato e non ha dovuto ripassare molto. Forse ha dovuto mettersi in sintonia con modalità e sistemi organizzativi diversi, ma soltanto questo. È questo il primo ricordo importante che abbiamo.

Nel nostro sindacato è arrivato prima nei metalmeccanici unitari della Flm, poi dopo quello che è successo lì si è trovato a praticare moltissimo la Uilm e poi in Confederazione, dove si occupava di formazione con una grandissima attenzione nei confronti dei giovani. Lo dico perché ero più giovane – non avevo i pantaloni corti ma quasi – e ricordo molto bene il suo modo di fare formazione; anche un po’ noiosa talvolta, perché Geo normalmente, come vediamo anche nelle fotografie, era serio e me lo ricordo come persona austera nel modo di fare, di vestire, di concepire la vita e anche nel modo di concepire l’attività sindacale.

Noi sindacalisti facciamo tanta formazione e qualche volta anche in maniera un po’ “sciolta”, ma lui era uno di quelli rigorosi e voleva il questionario iniziale, il questionario ogni sera, il bilancio della giornata, la programmazione del giorno dopo… Questo modo suo di lavorare è stato per noi un gigantesco apporto.

Altra cosa che ricordo è la sua profonda umanità, l’essere sempre con la porta aperta e nel sindacato avere la porta aperta anziché chiusa è un chiaro segnale di disponibilità nei confronti dei giovani; assieme alla sua disponibilità, sempre con la sigaretta in bocca, a passare qualche momento assieme.

Questo suo modo di essere nel contempo accogliente, nonché austero e rigoroso nelle cose da fare, ma sempre pronto alla discussione, è stato per noi un grande valore.

E’ stato un dirigente con grande esperienza nelle Acli che è arrivato alla Uil come sono arrivate tante altre persone. Mi commuovo quando penso a Gigi Borroni, una persona con cui assieme a Mimmo Lucà abbiamo fatto cose molto belle e intense; e penso ad altri dirigenti della Uil provenienti da un mondo col quale, anche se abbastanza diversi, siamo stati intrecciati. La Uil non ha la matrice culturale e sociale delle Acli ma il fatto di potersi trovare sulla attenzione per il lavoro, la disponibilità verso i giovani, precisione e rigore nel lavorare, molta attenzione alla formazione è stato il pezzo di un percorso che la Uil ha fatto e continua a fare anche oggi, di una organizzazione sindacale accogliente che prende esperienze diverse mettendole in comune.

Mettere assieme le cose è stato allora un valore e lo è anche oggi. Voglio ringraziare i tanti aclisti che ho conosciuto, le tante riunioni che ho fatto anche in questa sede e questo essere soggetti diversi pur raccordabili tra loro è una grande cosa e questo Geo l’ha raccontato.

 

 N. Speciale - Geo Brenna

Dalle Acli alla Uil, con la passione per il lavoro https://pop.acli.it/images/Sasso_Uil_commem_Geo_Brenna.gif Redazione POP.ACLI