La narrazione per immagini, parole e colori, di come le donne delle Acli hanno voluto rappresentare e comunicare il loro stare nell’associazione, nella società civile e nella politica...

I manifesti pubblicati in occasione dell’8 marzo sono il racconto, la narrazione per immagini, parole e colori, di come le donne delle Acli hanno voluto rappresentare  e comunicare il loro stare nell’associazione, nella società civile e nella politica, di come il cammino per l’affermazione delle pari opportunità e della valorizzazione della differenza, la richiesta di uguaglianza nel lavoro, nella giustizia e nella società, la Pace, siano sempre stati punti sui quali lavorare per un mutamento culturale di ampio respiro, un programma di intervento complessivo affinché la donna assuma compiutamente il proprio ruolo, sia nella sfera pubblica sia in quella privata, in piena e vera libertà ed autonomia.

I primi manifesti sono pubblicati negli anni Ottanta. In questi anni appare evidente la consapevolezza delle donne che il cammino, per ottenere una parità di trattamento in termini di riconoscimento sociale, culturale ed economico, è ancora lungo. C’è un costante appello allo stare insieme come condizione indispensabile per raggiungere i propri obiettivi, primo fra tutti quello dell’uguaglianza.

Negli anni Novanta il contributo delle donne alla crescita della società e della democrazia è sempre più rilevante e i manifesti sottolineano l’importanza della loro partecipazione alla vita politica del paese per dare un maggiore impulso all’integrazione, allo stato democratico ed a una Europa più accogliente.

Con l’ingresso nel nuovo millennio c’è la speranza di creare un mondo e un futuro migliore, facendo riferimento ai valori come la pace, la cittadinanza, la responsabilità, l’equità, che hanno sempre contraddistinto l’agire delle Acli.

Nell’ultimo decennio i manifesti dell’8 marzo vogliono sensibilizzare e mettere l’accento sul grave problema della violenza sulle donne, una vera emergenza sociale; sulla cultura di genere, il cui fine è un reale cambiamento delle relazioni tra i sessi; sul ricordo del voto alle donne come conquista fondamentale per la storia del nostro Paese.