Fare propria la vocazione a prenderci cura del mondo come casa comune della quale nulla ci risulta indifferente...

Si terrà a Bari nei giorni dal 27 al 29 ottobre la quinta edizione della Scuola estiva “Giorgio La Pira”, organizzata dalla Fondazione Achille Grandi in sinergia con la Presidenza nazionale delle Acli.

La Scuola è anche quest’anno un’occasione per porre in atto e promuovere un metodo di costruzione del dibattito politico improntato all’idea di sussidiarietà – idea che è originaria e più autentica radice antropologica della comunità politica e costituisce in particolare anche il fondamento ultimo dell’Europa dei Trattati (Preambolo e art. 1, paragrafo II, TUE). L’obiettivo della Fondazione Achille Grandi è infatti quello di dare vita in concreto ad uno spazio pubblico di incontri e dibattito da costruire attraverso la partecipazione di autorità istituzionali, politici, amministratori locali e cittadini intorno a temi, protagonisti e “categorie concettuali” che si è ritenuto di individuare come essenziali alla costruzione di un Tempo nuovo e di un’Europa di pace.

Di fronte al persistere anche alle porte dell’Europa della guerra e ai nuovi drammatici eventi di questi giorni in Israele e Palestina, che manifestano come terrorismo ed estremismi conducano alla resa della ragione all’irragionevole laddove il seme dell’odio germoglia, l’incessante e solitario richiamo alla pace del Santo Padre Francesco è grido “armato” di profonda umanità e perciò invito sincero rivolto a tutti gli Uomini e alla Comunità internazionale affinché comprendano una verità fondamentale: che nel deserto della violenza l’uomo non sa più nulla di Dio e degli altri e si dimentica perché stia al mondo.

Stare responsabilmente al mondo infatti significa, al contrario, fare propria la vocazione a prenderci cura del mondo siccome casa comune della quale nulla ci risulta indifferente, come ci ha invitato a fare San Francesco e come ci invita a fare la “Laudato si”, che, a fronte del modo in cui la modernità ha declinato la centralità dell’uomo nel creato, chiama tutti alla conversione ad un’ecologia integrale: ambientale, economica e sociale. Il grido d’umanità di Papa Francesco interroga particolarmente le radici dell’Europa e richiede di ritrovare l’indole visionaria di quel progetto e, con la Sua vocazione materna, la piena autocomprensione dell’identità storica, antropologica, culturale, oltre che giuridica, di Europa. Protagonisti dell’orizzonte ideale definito dal programma di studio della Scuola estiva sono chiamati allora ad essere, secondo il suddetto paradigma della sussidiarietà, Comuni e Comunità locali, attraverso un itinerario che congiunge quali punti ideali di un’umana recta ratio: pace, ecologia integrale, sviluppo sostenibile.

A disegnare l’itinerario sopra descritto, i temi delle sessioni di lavoro sono stati pertanto individuati per dare forma alla speranza di superare le rinnovate tentazioni della guerra - alle quali ci eravamo forse illusi di avere definitivamente rinunciato dopo le tragedie del Novecento - e insieme al desiderio di costruire memoria attorno al pensiero e all’azione di David Maria Sassoli, uomo e cristiano al servizio della politica.

L’attenzione per la saggezza e l’audacia di Sassoli rende concreta la volontà della Fondazione Grandi di dare vita attraverso altissimi esempi ad una bussola per i cristiani in politica e per così dire recepisce e porta ad ulteriore compimento la personale attenzione già manifestata in diverse occasioni dal presidente Scirè, in particolare con la relazione pronunciata a conclusione dei lavori della scorsa edizione della Scuola.

Attorno al leit motiv della pace, le sessioni di lavoro mettono tra l’altro al centro della discussione la costruzione di una nuova cultura della pace nelle comunità locali, la forma condivisa dell’amministrazione per costruire comunità di pace, i Comuni come luogo di pace, l’ecologia integrale nelle istituzioni per un’Europa di pace. Temi sui quali tornano alla memoria numerose occasioni in cui alta si è levata, spesso richiamandosi all’autorevole Magistero di Papa Francesco, la voce del compianto Presidente Sassoli. Tra tante, quando (alla Perugia-Assisi dell’ottobre 2021) ebbe a richiamare la necessità dell’Europa di dimostrarsi capace di diventare concretamente uno strumento di pace - in coerenza con la formula dell’art. 3 TUE, secondo cui l’Unione si prefigge di promuovere la pace e i suoi valori - e sviluppare la capacità di “cura” in tutti i modi e a tutti i livelli, dal momento che “se i migranti continueranno ad annegare nel Mediterraneo, i profughi ad essere rifiutati, i bambini a morire per mancanza di cure” non si capisce davvero come potremo ancora dire che questo spazio unico di libertà e democrazia sia un modello utile ad un mondo più giusto.

A ottobre la scuola estiva, per una nuova cultura della pace https://pop.acli.it/images/Scuola_Formazione_LaPira_2023.jpg Redazione POP.ACLI