Ad aprile si è conclusa la prima parte del percorso “L’Europa che verrà” che i Giovani delle Acli portano in Italia e in Europa...

In questa fase, chiamata “EU & Me”, sono state spiegate le esperienze concrete che l’Europa offre alle nuove generazioni per rendere sempre più centrale il tema della cittadinanza europea.
In questi giorni l’atrocità della guerra alle nostre porte ci lascia dentro un forte senso di impotenza e le immagini che rimbalzano sugli schermi non ci fanno dormire la notte, ma forse proprio ora è il momento di provare a sognare insieme un futuro diverso, un domani nuovo, per il mondo e per la “nostra” Europa.

Quando, come Giovani delle Acli, abbiamo deciso di costruire il percorso “L’Europa che verrà”, non ci potevamo certo aspettare un’escalation di questo tipo e mai, sbagliando, ci saremmo immaginati di dare (o meglio ri-dare) un significato così importante alla bandiera della pace che è diventata poi il centro di ogni nostro incontro.

Abbiamo pensato ad un tour che prevede oltre 30 incontri in Italia e in Europa. Con il mese di aprile si è conclusa la prima parte dell’iniziativa intitolata “Me & EU” dove abbiamo provato a raccogliere i desideri, le paure, i dubbi delle nuove generazioni riguardo al domani della nostra Casa Comune, provando a ragionare con loro sul ruolo che l’Europa ha (e avrà) nelle loro vite. Sul nostro sito è disponibile il report delle nostre proposte che verranno consegnate a novembre alle istituzioni europee. Inviterei qualsiasi adulto a sedersi con una giovane ragazza o un giovane ragazzo per ascoltare la sua idea di domani, per accogliere le speranze di una generazione e provare, insieme, a renderle realtà.

Con il mese di maggio è appena iniziata la fase “EU & Me” che avrà come focus quello di raccontare le esperienze concrete che l’Europa offre alle nuove generazioni per rendere sempre più centrale il tema della cittadinanza europea. I programmi messi in atto dall’Unione sottolineano la bellezza delle diversità, permettono ai giovani di sentirsi parte di un’unica Casa Comune e, si spera nel minor tempo possibile, saranno il cuore di un’Europa capace di mettere al centro la persona, consapevole che il futuro sarà possibile solo quando tutti si sentiranno orgogliosamente europei.

Come intermezzo tra le due fasi del percorso è stato organizzato un campo di tre giorni a Ruvo di Puglia in occasione della Festa dei Lavoratori con 70 giovani provenienti da tutto il territorio italiano, dal titolo “Generare Futuro: Europa, Giovani e Lavoro”. È stata occasione per presentare al Dipartimento per le Politiche Europee le più interessanti proposte raccolte nella prima parte del nostro tour.

Nei vari incontri sono stati toccati i più importanti punti della Conferenza sul Futuro dell’Europa, quali: Formazione (scuola e università), Politica (interna all’Unione ed estera), Economia, Welfare, Diritti, Ambiente, …, tutti con la specifica chiave di lettura della gioventù. Si è toccato con mano il forte potere che l’UE potrebbe avere nel disegnare un domani migliore non solo per gli Stati membri ma per l’intero pianeta. A gran voce, in ogni tappa, è emersa la necessità di lasciare sempre aperto uno spazio come quello della CoFoE per creare un legame diretto tra i cittadini e i decisori politici. Si è poi passati ad analizzare quanto il programma Erasmus abbia aggiunto alla nostra generazione, eliminando l’idea di confini, creando una comunità capace di distruggere passo dopo passo molte barriere.

Concluderemo il nostro percorso a Bruxelles, cuore pulsate dell’Europa, per consegnare nelle mani delle Istituzioni il nostro lavoro, i nostri sogni, la nostra idea di Unione e, soprattutto, la nostra voglia di essere cittadini europei.

Come Giovani delle Acli, vogliamo contribuire a creare e progettare un futuro di pace che sia di tutti, riconoscendo all’Europa il ruolo fondamentale che merita.

Noi Giovani nell’Europa che verrà https://pop.acli.it/images/FESTA_EUROPA_800x530.jpg Redazione POP.ACLI