Il cammino sinodale si è aperto domenica 10 ottobre 2021 in Vaticano con la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco...

Il 7 settembre 2021 è stato pubblicato il documento preparatorio e il vademecum, cui si è aggiunto altro materiale che è reperibile sul sito dedicato al sinodo https://www.synod.va/it.html

Papa Francesco e i vescovi hanno deciso di convocare il popolo di Dio a un discernimento sulla forma sinodale che la Chiesa deve adeguare al mutare dei tempi, a partire dal discernimento operato al Concilio Vaticano II, dove la riflessione sulla sinodalità della chiesa non ha trovato tutte le risposte alle domande allora formulate e che hanno trovato espressione, in particolare, nella costituzione dogmatica Lumen Gentium, ma anche in altri documenti del Concilio.

«Con questa convocazione, Papa Francesco invita la Chiesa intera a interrogarsi su un tema decisivo per la sua vita e la sua missione: “Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”» (Francesco, Discorso per la Commemorazione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi - 17 ottobre 2015).

Sarà una assise sulla sinodalità che sperimenta un agire sinodale di tutta la chiesa.

Il Documento preparatorio è al servizio del cammino sinodale e: «A questo scopo: 1) comincia tracciando alcune caratteristiche salienti del contesto contemporaneo; 2) illustra sinteticamente i riferimenti teologici fondamentali per una corretta comprensione e pratica della sinodalità; 3) offre alcuni spunti biblici che potranno nutrire la meditazione e la riflessione orante lungo il cammino; 4) illustra alcune prospettive a partire dalle quali rileggere le esperienze di sinodalità vissuta; 5) espone alcune piste per articolare questo lavoro di rilettura nella preghiera e nella condivisione» 

La prima fase del cammino sinodale, che si svolgerà da ottobre 2021 ad aprile 2022, prevede la consultazione di tutto il popolo di Dio e la raccolta della riflessione, dell’approfondimento, del discernimento spirituale che scaturirà dalla preghiera - il 28 agosto 2021 il papa ha invitato gli ordini contemplativi ad accompagnare il cammino sinodale con la loro preghiera - e dall’ascolto reciproco su una traccia di dieci domande  contenuto nel Documento preparatorio.

A settembre 2022 verrà presentato un primo Instrumentum Laboris che verrà discusso nelle assemblee ecclesiali a vari livelli entro marzo 2023, che presenteranno dei documenti alla segreteria del sinodo, e a giugno 2023 verrà elaborato un secondo, che verrà discusso nell’assemblea del sinodo a ottobre 2023.

Questo processo sinodale che vedrà coinvolto tutto il popolo di Dio per discernere insieme la forma sinodale della chiesa nel terzo millennio è una occasione attesa da secoli e le Acli possono fare la loro parte nel cammino che vedrà protagonista quella parte del popolo di Dio che vive in Italia.

dal Documento preparatorio

L’interrogativo fondamentale. 26. L’interrogativo fondamentale che guida questa consultazione del Popolo di Dio, come già ricordato in apertura, è il seguente:  Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

Per rispondere siete invitati a:

  1. a) chiedervi quali esperienze della vostra Chiesa particolare l’interrogativo fondamentale richiama alla vostra mente;
  2. b) rileggere più in profondità queste esperienze: quali gioie hanno provocato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno fatto emergere? Quali intuizioni hanno suscitato?
  3. c) cogliere i frutti da condividere: dove in queste esperienze risuona la voce dello Spirito? Che cosa ci sta chiedendo? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove registriamo un consenso? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa particolare?

Diverse articolazioni della sinodalità. 27. Nella preghiera, riflessione e condivisione suscitata dall’interrogativo fondamentale, è opportuno tenere presenti tre piani su cui si articola la sinodalità come «dimensione costitutiva della Chiesa»:

  • il piano dello stile con cui la Chiesa vive e opera ordinariamente, che ne esprime la natura di Popolo di Dio che cammina insieme e si raduna in assemblea convocato dal Signore Gesù nella forza dello Spirito Santo per annunciare il Vangelo. Questo stile si realizza attraverso «l’ascolto comunitario della Parola e la celebrazione dell’Eucaristia, la fraternità della comunione e la corresponsabilità e partecipazione di tutto il Popolo di Dio, ai suoi vari livelli e nella distinzione dei diversi ministeri e ruoli, alla sua vita e alla sua missione»;
  • il piano delle strutture e dei processi ecclesiali, determinati anche dal punto di vista teologico e canonico, in cui la natura sinodale della Chiesa si esprime in modo istituzionale a livello locale, regionale e universale;
  • il piano dei processi ed eventi sinodali in cui la Chiesa è convocata dall’autorità competente, secondo specifiche procedure determinate dalla disciplina ecclesiastica.

Pur distinti da un punto di vista logico, questi tre piani rimandano l’uno all’altro e devono essere tenuti insieme in modo coerente, altrimenti si trasmette una controtestimonianza e si mina la credibilità della Chiesa. Infatti, se non si incarna in strutture e processi, lo stile della sinodalità facilmente degrada dal piano delle intenzioni e dei desideri a quello della retorica, mentre processi ed eventi, se non sono animati da uno stile adeguato, risultano vuote formalità.

Dieci nuclei tematici da approfondire

  1. I COMPAGNI DI VIAGGIO Nella Chiesa e nella società siamo sulla stessa strada fianco a fianco. Nella vostra Chiesa locale, chi sono coloro che “camminano insieme”? Quando diciamo “la nostra Chiesa”, chi ne fa parte? Chi ci chiede di camminare insieme? Quali sono i compagni di viaggio, anche al di fuori del perimetro ecclesiale? Quali persone o gruppi sono lasciati ai margini, espressamente o di fatto?
  2. ASCOLTARE L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi. Verso chi la nostra Chiesa particolare è “in debito di ascolto”? Come vengono ascoltati i Laici, in particolare giovani e donne? Come integriamo il contributo di Consacrate e Consacrati? Che spazio ha la voce delle minoranze, degli scartati e degli esclusi? Riusciamo a identificare pregiudizi e stereotipi che ostacolano il nostro ascolto? Come ascoltiamo il contesto sociale e culturale in cui viviamo?

III. PRENDERE LA PAROLA  Tutti sono invitati a parlare con coraggio e parresia, cioè integrando libertà, verità e carità. Come promuoviamo all’interno della comunità e dei suoi organismi uno stile comunicativo libero e autentico, senza doppiezze e opportunismi? E nei confronti della società di cui facciamo parte? Quando e come riusciamo a dire quello che ci sta a cuore? Come funziona il rapporto con il sistema dei media (non solo quelli cattolici)? Chi parla a nome della comunità cristiana e come viene scelto?

  1. CELEBRARE

“Camminare insieme” è possibile solo se si fonda sull’ascolto comunitario della Parola e sulla celebrazione dell’Eucaristia. In che modo la preghiera e la celebrazione liturgica ispirano e orientano effettivamente il nostro “camminare insieme”? Come ispirano le decisioni più importanti? Come promuoviamo la partecipazione attiva di tutti i Fedeli alla liturgia e l’esercizio della funzione di santificare? Quale spazio viene dato all’esercizio dei ministeri del lettorato e dell’accolitato?

  1. CORRESPONSABILI NELLA MISSIONE La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa, a cui tutti i suoi membri sono chiamati a partecipare. Poiché siamo tutti discepoli missionari, in che modo ogni Battezzato è convocato per essere protagonista della missione? Come la comunità sostiene i propri membri impegnati in un servizio nella società (impegno sociale e politico, nella ricerca scientifica e nell’insegnamento, nella promozione della giustizia sociale, nella tutela dei diritti umani e nella cura della Casa comune, ecc.)? Come li aiuta a vivere questi impegni in una logica di missione? Come avviene il discernimento sulle scelte relative alla missione e chi vi partecipa? Come sono state integrate e adattate le diverse tradizioni in materia di stile sinodale che costituiscono il patrimonio di molte Chiese, in particolare quelle orientali, in vista di una efficace testimonianza cristiana? Come funziona la collaborazione nei territori dove sono presenti Chiese sui iuris diverse?
  2. DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ Il dialogo è un cammino di perseveranza, che comprende anche silenzi e sofferenze, ma capace di raccogliere l’esperienza delle persone e dei popoli. Quali sono i luoghi e le modalità di dialogo all’interno della nostra Chiesa particolare? Come vengono affrontate le divergenze di visione, i conflitti, le difficoltà? Come promuoviamo la collaborazione con le Diocesi vicine, con e tra le comunità religiose presenti sul territorio, con e tra associazioni e movimenti laicali, ecc.? Quali esperienze di dialogo e di impegno condiviso portiamo avanti con credenti di altre religioni e con chi non crede? Come la Chiesa dialoga e impara da altre istanze della società: il mondo della politica, dell’economia, della cultura, la società civile, i poveri...?

VII. CON LE ALTRE CONFESSIONI CRISTIANE Il dialogo tra cristiani di diversa confessione, uniti da un solo Battesimo, ha un posto particolare nel cammino sinodale. Quali rapporti intratteniamo con i fratelli e le sorelle delle altre Confessioni cristiane? Quali ambiti riguardano? Quali frutti abbiamo tratto da questo “camminare insieme”? Quali le difficoltà?

VIII. AUTORITÀ E PARTECIPAZIONE Una Chiesa sinodale è una Chiesa partecipativa e corresponsabile. Come si identificano gli obiettivi da perseguire, la strada per raggiungerli e i passi da compiere? Come viene esercitata l’autorità all’interno della nostra Chiesa particolare? Quali sono le pratiche di lavoro in équipe e di corresponsabilità? Come si promuovono i ministeri laicali e l’assunzione di responsabilità da parte dei Fedeli? Come funzionano gli organismi di sinodalità a livello della Chiesa particolare? Sono una esperienza feconda?

  1. DISCERNERE E DECIDERE In uno stile sinodale si decide per discernimento, sulla base di un consenso che scaturisce dalla comune obbedienza allo Spirito. Con quali procedure e con quali metodi discerniamo insieme e prendiamo decisioni? Come si possono migliorare? Come promoviamo la partecipazione alle decisioni in seno a comunità gerarchicamente strutturate? Come articoliamo la fase consultiva con quella deliberativa, il processo del decision-making con il momento del decision-taking? In che modo e con quali strumenti promuoviamo trasparenza e accountability?
  2. FORMARSI ALLA SINODALITÀ La spiritualità del camminare insieme è chiamata a diventare principio educativo per la formazione della persona umana e del cristiano, delle famiglie e delle comunità. Come formiamo le persone, in particolare quelle che rivestono ruoli di responsabilità all’interno della comunità cristiana, per renderle più capaci di “camminare insieme”, ascoltarsi a vicenda e dialogare? Che formazione offriamo al discernimento e all’esercizio dell’autorità? Quali strumenti ci aiutano a leggere le dinamiche della cultura in cui siamo immersi e il loro impatto sul nostro stile di Chiesa?
Il sinodo della Chiesa: comunione, partecipazione e missione https://pop.acli.it/images/articoli/nicolas-picard--sBCDFctfQs-unsplash.jpeg Webmaster