Italia agli ultimi posti in Europa per occupazione femminile e giovanile. Per tornare ai livelli pre-covid servono 534 mila lavoratori, di cui 80 mila stranieri. E' questo il primo dato evidenziato dalla Fondazione Moressa nel presentare, il 14 novembre scorso, il Rapporto annuale...

In ripresa gli ingressi per lavoro. Dopo le chiusure del 2020, nel 2021 tornano a crescere i Permessi di Soggiorno rilasciati: 274 mila, più del doppio dell’anno precedente. In ripresa, soprattutto, gli ingressi per lavoro, passati da 10 mila a oltre 50 mila e pari al 18,5% dei Permessi totali. Tuttavia, il primo canale di ingresso per gli immigrati in Italia è il ricongiungimento familiare (44% dei nuovi Permessi). Gli ingressi per lavoro in Italia (8,5 ogni 10.000 abitanti) rimangono a un livello molto più basso rispetto alla media Ue (29,8). Gli stranieri residenti in Italia sono oggi stabili a quota 5,2 milioni, l’8,8% della popolazione.

Tra gli italiani, il 37,5% svolge attività qualificate e tecniche, contro il 7,8% degli stranieri. Al contrario, i lavoratori non qualificati sono l’8,5% tra gli italiani e il 31,7% tra gli stranieri. Nonostante la concentrazione in fasce medio-basse, i lavoratori immigrati producono 144 miliardi di Valore Aggiunto, dando un contributo al PIL pari al 9%. L’incidenza sul PIL aumenta sensibilmente in Agricoltura (17,9%), Ristorazione (16,9%) ed Edilizia (16,3%).

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Fondazione Leone Moressa. XII Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione https://pop.acli.it/images/Moressa2.jpg Redazione POP.ACLI