Presentato l'8 novembre scorso al Parlamento il Rapporto annuale dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche...
Superata l’emergenza Covid-19 riemergono i problemi strutturali del mercato del lavoro:
- sette su dieci nuovi contratti sono a tempo determinato
- 11,3% dei lavoratori in part time involontario (contro il 3,2% della media OCSE)
- 10,8% degli occupati sotto la soglia di rischio povertà (contro una media UE dell’8,8%)
- solo 8,6% delle imprese ha adottato politiche in tema di sostenibilità
- Italia unico Paese area OCSE in cui il salario medio annuale è diminuito (-2,9%) nell’ultimo trentennio (1990-2020)
La trappola della precarietà. Nel 2021 il 68,9% dei nuovi contratti sono a tempo determinato (il 14,8% a tempo indeterminato). Nell’insieme il lavoro atipico (ovvero tutte quelle forme di contratto diverse dal contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato full time) rappresenta l’83% delle nuove assunzioni con un aumento del 34% negli ultimi 12 anni...
È quanto emerge dal “Rapporto Inapp 2022 – Lavoro e formazione, l’Italia di fronte alle sfide del futuro” presentato oggi alla Camera dei Deputati dal prof. Sebastiano Fadda, presidente dell’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche pubbliche). All’evento è intervenuto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
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CAPITOLO 1 | Un mercato del lavoro in transizione
CAPITOLO 2 | Politiche del lavoro attive e passive. Un mix da riformulare
CAPITOLO 3 | Competenze e professioni per il lavoro che cambia
CAPITOLO 4 | La formazione tra diversificazione dei percorsi e bassa partecipazione
CAPITOLO 5 | Trasformazioni del mercato del lavoro e rischi per la protezione sociale
CAPITOLO 6 | Dinamiche e problematiche emergenti nella popolazione immigrata