Il 10 maggio 2023, nel corso di un convegno, sono stati presentati i primi risultati della seconda edizione del Censimento permanente delle istituzioni non profit.
La rilevazione campionaria sulle istituzioni non profit si è svolta nel corso del 2022 e ha coinvolto circa 110mila unità. A soli 5 mesi dalla chiusura l’Istat diffonde i primi risultati, che forniscono un quadro sulle principali caratteristiche del settore e approfondiscono alcuni aspetti tematici rilevanti delle istituzioni non profit, quali le attività rivolte a categorie fragili o vulnerabili, le reti di relazione intrattenute con altri soggetti e il loro processo di digitalizzazione.
Le informazioni statistiche sul numero di istituzioni non profit attive e sulle loro principali caratteristiche strutturali vengono diffuse annualmente a partire dai dati del Registro statistico. L’ultimo aggiornamento fa riferimento all’anno 2020.
Al 31 dicembre 2020 le istituzioni non profit attive in Italia sono 363.499 e impiegano complessivamente 870.183 dipendenti...
Alla luce dei risultati della rilevazione campionaria il 72,1% delle INP attive nel 2021 si avvale dell’attività gratuita di 4,661 milioni di volontari. Anche se in calo rispetto agli ultimi dati disponibili riferiti al 2015 (-15,7%), i volontari italiani rappresentano uno dei pilastri portanti del settore, svolgendo attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale del paese, sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
Sia in termini di istituzioni che di volontari la presenza più rilevante si registra nelle aree del Nord Italia, con il 29,3% di INP con volontari e il 30,2% di volontari nel Nord-ovest, e il 25,0% di INP con volontari e il 26,2% di volontari nel Nord-est.
Le istituzioni che operano grazie al contributo dei volontari e i volontari stessi si concentrano nei settori delle attività culturali e artistiche, sportive, ricreative e di socializzazione, che insieme aggregano il 65,2% delle istituzioni con volontari e il 54,5% dei volontari.
L’86,5% delle INP attive nel 2021 è impegnato in attività rivolte alla collettività in generale (attività diretta ad un vasto pubblico e non a singoli individui), mentre il 13,5% orienta la propria attività ed eroga servizi a categorie di persone con specifici disagi.
Leggi il Report (sito Istat)