E' stato pubblicato il 12 giugno scorso il Working Paper Series n.2 del 2023, Quanto sono soddisfatti i lavoratori italiani? Un’analisi multidimensionale dei livelli di soddisfazione...

Alti livelli di soddisfazione professionale contribuiscono a migliorare non solo la vita lavorativa degli individui, ma anche la vita privata. Un mercato del lavoro di qualità non è, infatti, solo quello caratterizzato da alti tassi di occupazione – certamente imprescindibili per generare ricchezza e garantire una vita dignitosa ai cittadini – ma anche quello nel quale chi già ne fa parte, esprime un giudizio positivo sul proprio impiego.
Di norma nelle più diffuse analisi statistiche sull’occupazione, gli unici dati che sono presenti e sui quali si sofferma con maggior attenzione non solo il policy maker istituzionale, ma anche l’opinione pubblica, fanno riferimento all’incremento o meno del numero di lavoratori, alla variazione della platea dei disoccupati, alla quota di inattivi scoraggiati, etc. e mai a quella dimensione che, con una locuzione forse abusata, potrebbe essere definita come “benessere lavorativo”. Mentre la letteratura scientifica sul tema è abbondante, i dati statistici scarseggiano; eppure, da qualche anno l’Istat, nella ben nota Indagine sulle Forze Lavoro, ha introdotto una serie di domande finalizzate proprio a rilevare il livello di soddisfazione per l’impiego svolto dei lavoratori italiani.
Lo studio di Anpal Servizi si prefigge dunque l’obiettivo di dare evidenza di quanto è rilevato dall’Istat, declinando però tale patrimonio informativo a livello multidimensionale. Come si vedrà, infatti, la geografia dell’Italia non è solo caratterizzata da profonde differenze occupazionali, economiche e produttive tali da allontanare tra loro le province italiane più di quanto non lo siano geograficamente, ma anche da un diverso modo di vivere il lavoro e di conseguenza di valutare quello che si fa...

Alcuni elementi emersi. Più della metà degli occupati esprime un livello di gradimento elevato per l’impiego: il 60,7%. Un risultato che però nasconde al suo interno sfumature diverse di soddisfazione in base al singolo aspetto professionale: mentre il 68,6% dei lavoratori manifesta un elevato interesse per quello che fa, così come il 67,1% è altamente soddisfatto per il tempo impiegato nel compiere il percorso casa-lavoro, più basse sono le percentuali per la dimensione che riguarda la stabilità e sicurezza dell’impiego (60 circa su 100) e per le opportunità di carriera: in questo caso solo il 32,3% del totale è molto soddisfatto.
Dall’analisi per professione emergono risultati più sorprendenti: ai primi posti per soddisfazione si collocano gli specialisti in discipline religiose e teologiche, gli imprenditori e amministrazioni di grandi aziende e i membri di organismi di governo e di assemblee con potestà legislativa e regolamentare; dal punto di vista geografico i livelli più alti si registrano al Nord (Bolzano per la soddisfazione generale, la stabilità per il lavoro e il numero di ore lavorate, Bergamo per il guadagno, Asti per le opportunità di carriera, Cuneo per l’interesse per il lavoro), ma interessanti sono anche il primo posto di Grosseto nella classifica per i tempi di percorrenza casa-lavoro e il quinto di Enna per la soddisfazione generale...

ANPAL Servizi. Quanto sono soddisfatti i lavoratori italiani? https://pop.acli.it/images/AnpalS_soddisfazione_lavoro_giu2023.jpg Redazione POP.ACLI