E' stato presentato a Roma il 27 giugno 2023 - insieme al Bilancio sociale - il primo Report statistico nazionale sulle povertà realizzato con i dati della rete Caritas. Ne riportiamo di seguito alcune fra le principali evidenze...

La povertà in Italia può ormai dirsi un fenomeno strutturale visto che tocca quasi un residente su dieci, il 9,4% della popolazione residente vive infatti, secondo l'Istat, in una condizione di povertà assoluta. Se si pensa che solo quindici anni fa il fenomeno riguardava appena il 3% della popolazione si comprende quanto siano state compromettenti per l’Italia le gravi crisi globali attraversate a partire dal 2008. In termini assoluti si contano 5milioni 571mila persone in stato di povertà assoluta, erano 1,8 milioni solo tre lustri fa’...

I dati di fonte Caritas offrono un prezioso spaccato sui volti di povertà del nostro tempo, integrando in qualche modo i dati di fonte ufficiale. Nel 2022, nei soli centri di ascolto e servizi informatizzati (complessivamente 2.855) le persone incontrate e supportate sono state 255.957. Rispetto al 2021 si è registrato un incremento del 12,5% del numero di assistiti, in gran parte legato alla crescita delle persone di cittadinanza ucraina accolte dalla Chiesa in Italia (rispetto al 2021 il numero degli stranieri di cittadinanza ucraina sostenuti è salito da 3.391 a 21.930). Tuttavia se si esclude “l’effetto guerra” il trend rispetto all’anno precedente è comunque di crescita, ridimensionata però ad un + 4,4%.  Complessivamente l’incidenza delle persone straniere si attesta al 59,6% (era al 55% nel 2021) con punte che arrivano al 68,6% e al 66,4% nelle regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est.

Rispetto alla storia assistenziale, non si tratta sempre e soltanto di nuovi poveri: quasi il 30 per cento delle persone è infatti accompagnato da più di 5 anni. A chiedere aiuto sono donne (52,1%) e uomini (47,9%).

L’età media dei beneficiari si attesta a 46 anni. Complessivamente le persone senza dimora incontrate sono state 27.877 (+ 16% rispetto al 2021), pari al 16,9% del totale.

Forte risulta essere la relazione tra povertà e bassa scolarità. Tra gli assistiti prevalgono infatti quelli con licenza media inferiore che pesano per il 44%; se a loro si aggiungono i possessori della sola licenza elementare (16,2%) e la quota di chi risulta senza alcun titolo di studio o analfabeta (6,3%) si comprende come i due terzi dell’utenza sia sbilanciato su livelli di istruzione bassi o molto bassi. Rispetto al 2021 cresce leggermente la percentuale di chi può contare su titoli di studio più elevati (diploma superiore o laurea), segnale di una povertà che diventa in qualche modo sempre più trasversale...

Il Report

La sintesi del Report

 

La povertà in Italia secondo i dati della rete Caritas https://pop.acli.it/images/Caritas_report_poverta_giu2023.jpg Redazione POP.ACLI