Presentato il 7 febbraio a Roma il Report “Un paese, due cure. I divari Nord–Sud nel diritto alla salute”, promosso dalla Svimez in collaborazione con Save the Children...

«Salute: al Sud peggiori condizioni sanitarie, meno prevenzione e mortalità per tumori più elevata. È fuga dal Mezzogiorno per curarsi, mobilità oncologica a lungo raggio al 43% in Calabria. Autonomia differenziata aggrava diseguaglianze Nord-Sud». Così l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ) condensa, in testa al comunicato stampa diffuso in occasione della presentazione, i risultati dell'indagine condotta.
Contestualmente, Save the Children ha ribadito come i divari territoriali siano evidenti già a partire dalla nascita. Sebbene nel panorama mondiale il Servizio Sanitario nazionale si posizioni come una eccellenza per la cura dei bambini, sia dal punto di vista delle professionalità che della universalità di accesso alle cure, le disuguaglianze territoriali sono molto accentuate. Secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, il tasso di mortalità infantile (entro il primo anno di vita) era di 1,8 decessi ogni 1000 nati vivi in Toscana, ma era quasi doppio in Sicilia (3,3) e più che doppio in Calabria (3,9).

Riportiamo di seguito, alcune delle questioni più critiche rilevate nel Rapporto.
Povertà sanitaria: nel Mezzogiorno la quota la povertà sanitaria (coloro che hanno riscontrato difficoltà o hanno rinunciato a sostenere spese sanitarie) riguarda l’8% dei nuclei familiari, una percentuale doppia rispetto al 4% del Nord-Est (5,9% al Nord-Ovest, 5% al Centro).
Speranza di vita: minore al Sud di 1,5 anni; più alta anche la mortalità per tumore.
Mobilità sanitaria. Nel 2022, dei 629 mila migranti sanitari (volume di ricoveri), il 44% era residente in una regione del Mezzogiorno. Per le patologie oncologiche, 12.401 pazienti meridionali, pari al 22% del totale dei pazienti, si sono spostati per ricevere cure in un SSR del Centro o del Nord nel 2022. Solo 811 pazienti del Centro-Nord (lo 0,1% del totale) hanno fatto il viaggio inverso. È la Calabria a registrare l’incidenza più elevata di migrazioni: il 43% dei pazienti si rivolge a strutture sanitarie di Regioni non confinanti.

Il Rapporto e tutti i materiali (sito SVIMEZ)

SVIMEZ. Un Paese, due cure https://pop.acli.it/images/Svimez_7feb2024.jpg Redazione POP.ACLI