Per la Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata il 22 marzo, l’Istat pubblica una lettura integrata delle statistiche sulle acque con riferimento agli aspetti legati al territorio e alla popolazione...

Nel 2022, prosegue la lenta e modesta contrazione dei volumi prelevati registrata a partire dal 2018. Nonostante il volume prelevato si sia ridotto dello 0,5% rispetto al 2020 (-4% rispetto al 2015), l’Italia si riconferma - da oltre un ventennio - al primo posto nell’Unione europea per la quantità, in valore assoluto, di acqua dolce prelevata per uso potabile da corpi idrici superficiali o sotterranei.

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Nel 2022, il maggiore prelievo di acqua per uso potabile avviene nel distretto idrografico del Fiume Po: 2,80 miliardi di metri cubi (30,7% del totale nazionale), segue il distretto idrografico dell’Appennino meridionale (2,32 miliardi di metri cubi d’acqua per uso potabile, 25,4% del volume nazionale).
Le fonti sotterranee sono la modalità di approvvigionamento prevalente in Italia, con quote superiori al 75% in tutti i distretti idrografici, ad eccezione della Sardegna.
Nel 2022, sono immessi nelle reti comunali 8,0 miliardi di metri cubi di acqua per uso potabile (371 litri per abitante al giorno). I volumi immessi giornalieri pro capite variano molto a livello regionale: dai 262 litri giornalieri per abitante in Puglia ai 596 della Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste. Il volume immesso in rete si riduce dell’1,4% rispetto al 2020. A causa delle dispersioni in distribuzione, agli utenti finali sono erogati complessivamente 4,6 miliardi di metri cubi di acqua per usi autorizzati (214 litri per abitante al giorno)

Per saperne di più (sito ISTAT)

Le statistiche dell’Istat sull’acqua https://pop.acli.it/images/ISTAT_acqua_22mar2024_1.jpg Redazione POP.ACLI