Pubblicato l'8 maggio scorso il 9° Rapporto di StC, un bilancio delle infinite sfide che le donne in Italia devono affrontare quando scelgono di diventare mamme...

In Italia, la discussione sulla crisi delle nascite è molto diffusa, ma spesso vengono trascurate le condizioni di vita delle mamme di oggi, che svolgono la maggior parte del lavoro di cura. Chiamiamo le mamme di oggi vere "equilibriste", alla continua ricerca di conciliare tutte le responsabilità.
In Italia una lavoratrice su 5 esce dal mercato del lavoro dopo essere diventata madre e il 72,8% delle convalide delle dimissioni dei neogenitori riguarda le donne.
Ancora una volta in Italia c'è stato un nuovo record negativo per la natalità: il 2023 ha registrato il minimo storico delle nascite, ferme sotto le 400mila nascite e con un calo del 3,6% rispetto al 2022.
Le donne scelgono di non avere figli o ne hanno meno di quanti ne vorrebbero: nella popolazione femminile, in età fertile tra i 15 ei 49 anni, il numero medio di figli per donna, infatti, è di 1,20, mostrando una diminuzione rispetto al 2022.
Il calo della natalità ormai coinvolge anche la componente straniera della popolazione: nel 2023 ci sono stati meno 3mila nati rispetto all’anno precedente.
Inoltre, l’Italia si conferma come uno dei Paesi europei con la più alta età media delle donne al parto, circa 32,5 anni.
L’Italia è anche il Paese europeo con la più alta età media delle donne per la nascita del primo figlio, circa 31,6 anni, con 8,9% di primi nati da mamme over 40, tasso inferiore solo a quello della Spagna.
In occasione della Festa della Mamma, anche quest’anno il Rapporto "Le Equilibriste" segnala le penalizzazioni delle madri nel mercato del lavoro e gli squilibri di genere che ancora attraversano il nostro Paese...

Il comunicato stampa con la sintesi del Rapporto

Il rapporto “Le Equilibriste. La maternità in Italia 2024”

SAVE THE CHILDREN. Le Equilibriste. La maternità in Italia 2024 https://pop.acli.it/images/MAGGIO/StC_Equilibriste_mag2024_fronte.jpg Redazione POP.ACLI