Pubblicati il 12 giugno scorso dall'ISTAT i dati relativi alla percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali. Nel 2023 i cambiamenti climatici sono al primo posto tra le preoccupazioni ambientali...

Il timore per i cambiamenti climatici, indicato nel 1998 dal 36,0% delle persone, sale al 58,8% nell’ultimo anno (+22,8 punti percentuali).

L’inquinamento dell’aria rappresenta, invece, una preoccupazione costante per un cittadino su due da oltre 20 anni. L’attenzione al dissesto idrogeologico, sebbene sia scesa molto nell’arco temporale in esame (dal 34,3% nel 1998 al 26,5% della popolazione di 14 anni e più nel 2023), registra un aumento di oltre 4 punti percentuali sul 2022. Le conseguenze delle alluvioni nelle Marche e in Toscana del maggio 2023 potrebbero aver innescato un aumento del livello di preoccupazione espresso dai cittadini nei confronti del dissesto idrogeologico; a conferma di ciò nelle Marche si riscontra un aumento sul 2022 pari a 11 punti percentuali mentre in Toscana, Umbria ed Emilia Romagna la crescita è di circa 6 punti.

L’età rappresenta un’importante determinante della variabilità delle preoccupazioni ambientali. I giovani fino a 24 anni sono più sensibili delle persone più adulte per quanto riguarda la perdita della biodiversità (il 31,9% tra i 14 e i 24 anni contro il 18,5% degli over55enni), la distruzione delle foreste (24,6% contro 18,4%) e l’esaurimento delle risorse naturali (29,2% contro 21,3%). Anche nel 2023, gli ultracinquantacinquenni si confermano più preoccupati dei giovani per il dissesto idrogeologico (29,8% contro 21,5% degli under25) e l’inquinamento del suolo (21,9% contro 18,3%)...

Dall’analisi per genere tra i giovani, emerge una maggiore preoccupazione da parte delle donne. Tra i giovani sotto i 24 anni, ad esempio, le ragazze sono preoccupate più spesso dei loro coetanei per i cambiamenti climatici (+5,8 punti percentuali), la perdita di biodiversità (+8,8 punti) e la distruzione delle foreste (+3,8 punti).

La quota di cittadini che esprime preoccupazione per lo stato dell’ambiente cresce all’aumentare del titolo di studio. Nei confronti dei cambiamenti climatici si dichiara preoccupato il 63,9% dei laureati contro il 52,2% tra chi ha al massimo la licenza media...

Il Report

ISTAT. Cresce la preoccupazione per i cambiamenti climatici https://pop.acli.it/images/GIUGNO/ISTAT_problemi_ambientali_giu2024_fronte.jpg Redazione POP.ACLI