Il 28 giugno 2022 la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati ha terminato l'esame della proposta di legge, in testo unificato, recante nuove norme sulla cittadinanza.

Il testo unificato consta di soli due articoli ed ha un "raggio d'azione" piuttosto circoscritto, limitandosi alla previsione di una nuova forma di acquisizione della cittadinanza da parte dei minori che presuppone lo svolgimento di corsi di istruzione presso istituti scolastici del sistema nazionale di istruzione o percorsi di formazione professionale per ottenere una qualifica professionale (c.d. ius culturae o ius scholae).

Il 29 giugno la proposta è approdata all'Assemblea della Camera.

Le ACLI, insieme alle altre organizzazioni aderenti al Tavolo Cittadinanza, ritengono che vada fatto di tutto per approvare la riforma della cittadinanza entro questa legislatura; benché il testo della proposta sia insufficiente rispetto a quanto auspicato dalle organizzazioni firmatarie, ritengono che esso rappresenti comunque un primo passo verso una vera e propria riforma della legge 91 del 1992 (Nuove norme sulla cittadinanza).
Dello stesso avviso, la Conferenza episcopale italiana che, nel merito, chiede di superare le divisioni e le posizioni ideologiche e, nel comunicato finale del Consiglio permanente che si è concluso il 5 luglio, ha definito lo ius scholae “uno strumento di inclusione dei migranti ed è un tema di cultura”.

Lo Ius scholae va in Aula... https://pop.acli.it/images/Iusscholae_Acli.jpg Redazione POP.ACLI