L'anno chiamato il “Rivoltoso Sconosciuto” l'uomo che quel 5 giugno di 35 anni fa si parò davanti alla colonna di carri armati che attaversavano piazza Tienanmen, a Pechino, nel tentativo di fermarli o - più credibilmente - di sfidarli con la sua disarmata e disarmante presenza...

Ma il “Rivoltoso Sconosciuto”, che diventerà globalmente il simbolo della rivolta, solo non era nella rivolta al regime.
A partire dalla metà di aprile di quello stesso anno, migliaia e migliaia di studenti provenienti da più di 40 università cominciano la loro protesta, concentrandosi in piazza Tienanmen. A loro si uniscono operai, intellettuali e perfino funzionari pubblici. Il 13 maggio gli studenti iniziano lo sciopero della fame a oltranza, in occasione della visita in Cina del presidente sovietico Michail Gorbachev, considerato un simbolo di apertura e rinnovamento. Il 20 maggio il governo impone la legge marziale. Il 23 maggio, 200.000 uomini dell'Esercito Popolare di Liberazione marciano verso Pechino per sgombrare la piazza.
Nella notte tra il 3 e il 4 giugno l'esercito interviene brutalmentee la protesta viene repressa nel sangue.

Ancora oggi, a 35 anni di distanza, non sappiamo quante vite umane sono state sacrificate in quei giorni. Ma le immagini del “Rivoltoso Sconosciuto”, con le sue buste di plastica in mano, gentile come era stata tutta la protesta, che oppone il suo corpo inerme all'avanzare dei carri armati e che cerca di parlare con i militari, rimane scolpita nella memoria di tutte/i, ai quattro e forse più angoli del mondo...

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(foto di Jeff Widener, Associated Press)

5 giugno 1989. Piazza Tienanmen: il coraggio di un uomo solo... https://pop.acli.it/images/GIUGNO/Pechino_pzza_Tiennamen_rivoltoso.jpg Redazione POP.ACLI