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Il 28 agosto 1963 a conclusione di una marcia sui diritti civili a Washington, davanti ad un’enorme folla radunatasi davanti al Lincoln Memorial, Martin Luther King pronuncia il discorso “I have a dream” (Io ho un sogno)

“Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”: così era scritto nel cartello che comparve in via Carini, a Palermo, vicino al punto in cui quarant’anni fa, il 3 settembre 1982, la mafia aveva assassinato il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la compagna Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.

Si terrà a Firenze, la quarta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile. In buona compagnia è il tema dell'edizione che in questa fase di incertezza pone l'attenzione sulla crescente domanda di senso del vivere che le persone si pongono rispetto al loro lavoro e alla qualità della vita.

Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I, fu eletto il 26 agosto del 1978 e rimase sul soglio di Pietro per soli 33 giorni. Un tempo brevissimo ma sufficiente a sviluppare attorno a lui una devozione e affezione popolare enorme. Domenica 4 settembre alle 10.30 in piazza San Pietro si terrà la Messa con il rito di beatificazione di Giovanni Paolo I. A presiederla sarà papa Francesco...

Pubblichiamo il Messaggio per la 17ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che si celebrerà il 1° settembre sul tema “«Prese il pane, rese grazie» (Lc 22,19). Il tutto nel frammento”, elaborato dai Vescovi delle Commissioni, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e dell’Ecumenismo e il dialogo...

31 agosto 2012 - 31 agosto 2022: dieci anni senza il cardinal Martini...

Cinquantasette giorni dopo la strage di Capaci - nella quale il 23 maggio 1992 persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato) e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro - un nuovo attentato mafioso uccide Paolo Borsellino e gli agenti di Polizia Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina e Vincenzo Li Muli.

Nel luglio 1995 la città bosniaca di Srebrenica, pur essendo una zona protetta dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 16 aprile 1993, cadde nelle mani delle milizie serbe, guidate dal generale Ratko Mladić e sotto la direzione dell'allora Presidente della Republika Srpska Radovan Karadžić.